Sympathy
in italiano può essere reso con il termine di simpatia,
comprensione. Lei dimostra di averne molto poca nei confronti
dei suoi personaggi.
In Sympathy for Lady Vengeance
la protagonista dice a colui che ha ucciso la morte il figlio
“Anche se ti uccido mio figlio non tornerà in vita”
e poi l’ammazza. Sympathy è riferito a quella grande
energia, a quella forza inarrestabile che ti guida verso la
vendetta, è l’impossibilità di fermarsi
quando l’occasione per la vendetta si presenta. In Sympathy
for Mr Vengeance c’è una scena in cui il
padre davanti a colui che ha provocato la morte del figlio dice
“So che sei una brava persona, per cui mi puoi capire”.
E l’uccide.
Il film
contiene scene particolarmente violente. Ha avuto problemi
di censura in patria?
Il film in Corea è stato vietato ai minori di 18 anni,
ma la mia preoccupazione maggiore era che potesse essere vietato
completamente.
I temi
predominanti del film sono il ricordo e la vendetta. Come
si relazionano tra di loro questi due concetti?
La vendetta esiste perché c’è un rapporto
sempre aperto con il passato. Chi riesce a lasciarsi dietro
le spalle il passato riesce anche a liberarsi di questo spirito
distruttivo.
Nel film
c’è il ritratto di un volto che ricorda molto
quello di Gesù presente in un vecchio film di Bunuel...
Amo molto Bunuel ma nel mio film non vi sono riferimenti o
influenze dirette. Per il ritratto di cui lei parla mi sono
ispirato ad un pittore surrealista belga che raffigurò
effettivamente il volto del Cristo. Ma il mio intento era
quello di dare una raffigurazione del volto del protagonista
Oh Dae-Su senza caricarlo di valenze spirituali. Un volto
che piange e che ride, lo stesso volto del protagonista alla
fine del film.
Nella
parte
riguardante la prigionia, Oh Dae-Su stabilisce un rapporto
strettissimo con la televisione, unica sua fonte di conoscenza
sul mondo. L’idea era già presente nel fumetto?
Si, l’idea è anche nel fumetto. Mi incuriosiva
questo suo relazionarsi alla tv come ad un amico, un confessore,
un maestro.
Conferma
la notizia di un remake americano del film? Lei ne partecipa
in qualche forma?
Le posso confermare la notizia. Il regista sarà un
giovane americano originario di taiwanesi. Sono oggi in fase
di stesura della sceneggiatura e per il protagonista hanno
contattato Nicholas Cage e Russel Crowe. Io sono completamente
estraneo al progetto. Mi auguro solo che non ne facciano un
film migliore del mio.
E’
stato in qualche modo influenzato visivamente dal manga?
Del fumetto originale in realtà è rimasto ben
poco. Ho modificato pesantemente il motivo della vendetta
e le modalità di raggiungimento della stessa. Film
e fumetto sono oggi due corpi diversi, hanno assai poco in
comune. Temevo una reazione negativa da parte di Tsuchiya
Garon (autore del fumetto) che ha dimostrato di aver apprezzato.