Questa notte è ancora nostra
id.
Regia
Paolo Genovese, Luca Miniero
Sceneggiatura
Fausto Brizzi, Marco Martani, Massimiliano Bruno, Gianfranco Giagni, Chiara Laudani, Xiang Yang Li, Luca Miniero, Paolo Genovese
Fotografia
Gian Filippo Corticelli
Montaggio
Alessandro Lucidi
Scenografia
Emita Frigato
Costumi
Cristina Francioni
Musica
Daniele Silvestri, Maurizio Filardo
Interpreti
Nicolas Vaporidis, Valentina Izumì, Massimiliano Bruno, Ilaria Spada, Paola Tiziana Cruciani,
Hal Yamanouchi, Taiyo Yamanouchi, Zhang Xu, John Yat Liu, Nishino Massatosi,
Maurizio Mattioli, Franco Califano, Shi Yang
Produzione
IIF Italian International Film, The Walt Disney Company Italia S.p.A.
Anno
2008
Nazione
Italia
Genere
commedia
Durata
98'
Distribuzione
Buena Vista International
Uscita
19-03-2008
Giudizio
Media

Tendenza che emerge nel nuovo cinema italiano, quello che cerca di resuscitare la gloriosa commedia all’italiana aggiornando i canoni al gusto ed alla sensibilità contemporanea, è quella di utilizzare titoli evocativi che esulano l’ambito cinematografico ed invadono campi attigui come quello musicale. In questo modo il titolo serve a dare la giusta coloritura al film prima ancora che questo venga consumato. E’ capitato con Notte prima degli esami, è proseguita con Parlami d’amore (anche se alla base c’era un romanzo) e si perpetua oggi con Questa notte è ancora nostra.
Non è forse un caso che dietro al primo ed a quest’ultimo ci sia il medesimo gruppo di lavoro (produzione IIF, sceneggiatori Fausto Brizzi e Massimiliano Bruno e Marco Martani, attori come Nicolas Vaporidis) che prosegue nella sua factory a produrre film come una catena di montaggio svariando dalla commedia al thriller noir (Cemento armato).
Si è tanto parlato di trasformare il cinema italiano in industria cinematografica ed ora che sta’ accadendo, cosa facciamo sputiamo nel piatto che abbiamo ordinato? Assolutamente no, ma alcune considerazioni vanno fatte. Primo: le storie, al di là dei temi trattati e dei registi che si alternano dietro la macchina da presa, sembrano costruite con lo stampino, seguendo pedissequamente un canone rigido, regole di scrittura che si perpetuano in maniera precisa, scontata, prevedibile. Secondo: il livello recitativo dei protagonisti lascia spesso e volentieri a desiderare, tanto che sono i comprimari, le piccole partecipazioni straordinarie ad emergere dal generale piattume (Giorgio Faletti in Notte prima degli esami; Maurizio Mattioli in Questa notte è ancora nostra).
Massimo ha 25 anni, molti amici, fra cui Andrea, e un brutto lavoro: il cassamortaro nella ditta di Pompe Funebri del padre. A dargli la speranza per fortuna è la sua passione, la musica ed il sogno di incidere un disco con la sua band. Sogno che passa attraverso l’impresario Cicchilitti, disposto a investire sul gruppo ma solo se a duettare con i ragazzi sia scelta una voce femminile. Non una qualunque bella ragazza, qui occorre qualcosa di etnico, di moda, per esempio una bella cinese. Ma trovare un cinese che sappia cantare a Roma sembra impresa titanica sino a quando casualmente come solo al cinema accade ecco presentarsi Jing… Il problema è che Jing si vergogna a cantare in pubblico e mai lo farebbe a meno che… a meno che non fosse talmente innamorata del suo uomo da vincere la sua stessa ritrosia… La soluzione per Massimo è semplice: fare innamorare Jing…
Il resto ve lo risparmiamo ma potete facilmente immaginare l’evoluzione degli eventi soprattutto se in mezzo si sovrappone un matrimonio combinato in salsa di mafia cinese…
Questa notte è ancora nostra è una commedia che tratta il tema di un amore giovanile sviluppandosi però all’interno del confronto etnico sempre più vivo e attuale in Italia. Fra due mondi che non si capiscono, quello cinese e quello italiano, la vicenda sentimentale affronta l’ostacolo della diversità. Per scoprire che di fronte al desiderio e all’amore le barriere culturali non esistono.
Dietro la macchina da presa Paolo Genovese e Luca Miniero, che avevano già affrontato nel passato lo ‘scontro tra civiltà’ in maniera surreale nell’originale Incantesimo Napoletano, in cui una bambina napoletana tra lo sconcerto dei familiari parla con perfetto accento milanese…
In Questa notte è ancora nostra invece devono inchinarsi al tono da commedia giovanile per sedicenni presente nella sceneggiatura, dimostrando però di conservare quel senso del ritmo e della narrazione affabulatoria dei loro film più personali.
Vaporidis ha oramai affinato il suo stile interpretativo di Notte prima degli esami che ricalca come un professionista consumato, spalleggiato da un Francesco Bruno, sceneggiatore ed autore teatrale per Paola Cortellesi, acerbo e mai convincente nel ruolo di comprimario. Si ride certo, il clima generale è quello di una commedia spensierata a lieto fine, il giusto per passare una piacevole serata con la fidanzatina o gli amici. Ma ora è tempo di chiedere agli autori qualcosa di più, perché è vero che come cantavano Morandi-Ruggeri-Tozzi, Si può dare di più perchè è dentro di noi / si può osare di più senza essere eroi / come fare non so non lo sai neanche tu / ma di certo si può... dare di più… [fabio melandri]