Nella vita di ognuno di noi, ci sono stazioni obbligatorie, riti di passaggi che segnano la transumanza dallo stato adolescenziale a quello adulto. Una di queste tappe è senza dubbio l’esame di maturità, vero primo contatto con il mondo degli adulti e delle responsabilità. Antonello Venditti ha scritto una canzone, che regolarmente va in onda ogni anno durante quella famosa notte e che ha fatto da colonna sonora agli ultimi frettolosi ripassi, a quel senso di agitazione soffuso che rende più arduo il riposo. Ora quella canzone ha ispirato un piccolo film italiano, opera prima di Fausto Brizzi, sceneggiatore di film natalizi come Bodyguards (2000), Merry Christmas (2001), Natale sul Nilo (2002), Natale in India (2003), Christmas in Love (2004) e Natale a Miami (2005). Leggo lo scetticismo nei vostri occhi, lo stesso che ha provato Giorgio Faletti prima di leggere la sceneggiatura, come ha candidamente affermato il comico/cantante/attore/scrittore in conferenza stampa. Nessuna intenzione di cancellarlo, ma attenuarlo quello si. Notte prima degli esami rientra in quella categoria di film adolescenziali che giocano sul filo della memoria condivisa, come lo erano in precedenza Sapore di mare, Il tempo delle mele e seppur su un livello assai più alto American Graffiti. E recupera, seppur solamente in parte, la tradizione del film musicarello, dove il testo di una canzone famosa diventava lo spunto, il soggetto di una storia per il cinema con protagonista il cantante del brano. In questo frangente non abbiamo Antonello Venditti come protagonista della pellicola, ma un gruppo di giovanissimi attori come Cristina Capotondi, Nicolas Vaporidis, Sarah Maestri, Chiara Mastalli, Andrea De Rosa, Eros Galbiati guidati da un Giorgio Faletti divertente e divertito nel ruolo di Antonio Martinelli, professore di italiano in un liceo romano, soprannominato 'Il carogna' dai suoi studenti tra i quali spiccano Luca (Nicolas Vaporidis), una sorta di Paolino Paperino alle prese con i primi sconvolgimenti sentimentali per una misteriosa ragazza di nome Claudia (Cristina Capotondi). Intorno una serie di piccoli e grandi storie, tutte costruite e finalizzate a quel passaggio al mondo adulto che si esplicherà in maniera evidente e con sviluppi non completamente scontati nella famosa notte. Ambientato nel 1989, anno di cambiamenti sociali, culturali e politici – vedi la caduta del muro di Berlino -, il film è costruito su una serie di ricordi personali ed autobiografici dei suoi autori (alla sceneggiatura oltre il regista Fausto Brizzi, Marco Martani e Massimiliano Bruno) che diventano familiari e condivisi grazie ad una selezione di brani musicali evocativi come The Wild Boys dei Duran Duran, Cosa resterà degli anni ’80 di Raf, The Final Countdown degli Europe, per arrivare alla canzone da cui il titolo di Antonello Venditti. Un film da prendere non troppo seriamente, in cui si ride certamente e dove il peso della memoria individuale giocherà un peso determinante per la sua valutazione finale, oggi come tra qualche anno. [fabio melandri] |notte prima degli esami oggi |