L’evento milanese di febbraio è sicuramente
il Molière prodotto dall’Odéon di Parigi
che arriva al Piccolo con l’interpretazione del grande
attore francese Daniel Auteuil. Inoltre, spazio alle parole
di due grandissimi del Novecento come Bertolt Brecht e Arthur
Miller, rispettivamente al Carcano e all’Out Off. Per
il teatro di ricerca, oltre ad un assaggio delle enormi doti
visive dei romani Santasangre in scena al PIM, abbiamo scelto
il teatro “meridionale” di due artisti affermati
come Emma Dante e Giancarlo Cauteruccio.
3 – 15 febbraio Teatro
dell’Arte
IL FESTINO
testo e regia Emma Dante
con Gaetano Bruno
luci Antonio Zappalà
produzione Sud Costa Occidentale
Emma Dante non ha certo bisogno di
presentazioni. Di questa sua ultima fatica dice: “Paride
sono io. Io e mio fratello siamo identici come due gocce d’acqua
con l’unica differenza che io cammino e lui no. Io sono
il corpo e mio fratello è la mente, io mangio e Iacopo
si sazia, io dormo e mio fratello sogna. Quanti scherzi abbiamo
fatto e tutti ci cascavano: ci scambiavamo i nomi e nessuno
poteva distinguerci, tranne la mamma che puniva solo me. Ogni
volta che io mi sedevo sulla sedia a rotelle di mio fratello
per fare uno scherzetto, la mamma mi chiudeva al buio nello
sgabuzzino. Te la posso dire una cosa? Ho passato la vita
dentro lo sgabuzzino, in castigo, da solo. All’inizio
avevo paura, mi mancava l’aria e le scope mi guardavano
storto! Oggi, Paride compie trentanove anni e dietro la porta
non c’è più nessuno. Persa è la
chiave e nello spazio ristretto dentro il quale vive, si allarga
ogni giorno la sua libertà. Con un senso di felice
evasione, Paride s’inverte col suo doppio, ci gioca,
lo sfotte e non capisce più se dei due è l’altro
o se stesso. Dentro lo sgabuzzino scarta il regalo del suo
compleanno, ricevuto dal padre: otto scope e una lettera di
auguri. Lo stanzino si affolla: Guendalina, Giangaspare, Vincenzo,
Antonella, Carola e Sammy sono invitati al festino dei due
gemelli. Iacopo balla con le scope mentre Paride gli sussurra
all’orecchio la formuletta magica: le scope rimangono
dritte, in equilibrio”.
http://www.teatrocrt.it/
4 – 15 febbraio Teatro
Carcano
Isa Danieli
MADRE CORAGGIO
di Bertolt Brecht
rielaborazione del testo di Antonio Tarantino
traduzione di Roberto Menin
regia di Cristina Pezzoli
produzione Gli Ipocriti
Madre Courage e i suoi figli porta
in scena le vicende verificatesi tra il 1624 e il 1636 nel
corso della Guerra dei Trent'Anni. La protagonista del dramma
è Anna Fierling, vivandiera/commerciante detta Madre
Coraggio per aver sfidato le cannonate durante l'assedio,
per portare a termine il suo commercio di pagnotte ammuffite.
Bravissima nel suo lavoro nei suoi spostamenti con l'inseparabile
carro, è accompagnata dai tre figli. Per Madre Coraggio,
tutta presa dalla smania di fare affari, nemmeno i figli contano:
pur desiderando tenerli fuori dalla guerra, non può
fare a meno di sacrificarli o comprometterli. Nonostante finisca
per perderli tutti e tre, Anna non si rende conto che la guerra
è un affare solo per i potenti e si illude di poterne
avere un tornaconto personale al seguito degli eserciti in
lotta.
Isa Danieli trasforma in solare e sanguigna la nordica vivandiera
creata da Brecht, disegnando un personaggio di coraggiosa
modernità, selvaggio e potente, che accoglie in sé,
nel suo ventre profondo, tutti i sentimenti, dall'orrore alla
pietà, in un perentorio atto d'accusa contro la desolazione
e lo sradicamento chiamati guerra.
http://www.teatrocarcano.com/
5 – 15 febbraio Teatro
della Contraddizione
David Stanley
LE MIROIR
di David Stanley
da "Petits poèmes en prose" di Charles Baudelaire
con David Stanley
Spettacolo in lingua originale francese.
Un uomo arriva con un carretto. Chi è? Difficile da
indovinare. Un viaggiatore, non proprio un gentiluomo, né
proprio un clochard; diciamo gentiluomo-clochard. Comunque,
qualcuno che si muove ai margini della società, con
la giusta distanza per mettere una lente d’ingrandimento
davanti ad un occhio e uno specchio davanti all’altro.
Questa sera reciterà, come molte volte nel passato,
per un pubblico che si trova sulla sua strada. Scende dal
suo destriero e, mentre si prepara per lo spettacolo, parla.
Quello che racconta è il suo vissuto o il frutto della
sua fantasia? Difficile da dire, ma ci crede, e questo è
l’importante. Scalda la sua zuppa, la beve, mangia il
suo pane, si trucca, appoggia il suo cappello per terra e
inizia il racconto. Una dozzina di piccole poesie in prosa,
senza additivi né coloranti artificiali, non geneticamente
modificate.
http://www.teatrodellacontraddizione.it/
6 – 9 febbraio PIM Spazio
scenico
Santasangre
84.06
Scheda spettacolo: http://www.santasangre.net/santasangre/8406.html
http://www.pimspazioscenico.it/
10 – 15 febbraio Teatro
Strehler
DON CHISCIOTTE
di Miguel de Cervantes
progetto e regia Franco Branciaroli
scena e costumi Margherita Palli
con Franco Branciaroli
produzione Teatro de Gli Incamminati
Dopo l’originale edizione di
Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce
dell’ispettore Clouseau, con intenzione non dissimile
Franco Branciaroli si prepara al nuovo spettacolo tratto dal
testo di Miguel de Cervantes. Il protagonista, sul palcoscenico,
sarà impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e
Sancho Pancia, cui darà, imitandole, le voi di Vittorio
Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale dei due mattatori,
divertente e commovente insieme, ripercorrerà alcune
delle scene più celebri del grande romanzo picaresco
del siglo de oro spagnolo. Dichiara l’attore: “Don
Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione:
così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri
della scena”.
http://www.piccoloteatro.org/
10 – 15 febbraio Teatro
i
PICCHÌ MI GUARDI
SI TU SI MASCULU?
scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio
canzoni e musiche dal vivo Peppe Voltarelli
produzione Compagnia Teatrale Krypton
“Picchì mi guardi si tu
sì masculu? Oppure, mi guardi si tu sì fimmina?
Ho sperimentato a lungo nelle arti sceniche, a volte trascurando
il corpo, la sua potenza, la sua dirompenza, la sua centralità
nella scena. Ma ad un certo punto il vuoto ti attanaglia,
il buio ti circonda, la luce ti abbaglia e così ricorri
al tuo corpo per tentare di farti coraggio, di farti compagnia,
vista la solitudine nella quale sei riverso. Forse ho capito,
anzi, ho capito che i colori sono tanti, diversi e necessari,
che le razze sono tante, diverse e necessarie, che i sessi
sono tanti diversi e necessari, che le religioni sono tante
diverse e necessarie. Ho imparato a osservare la verità
della natura, ho imparato a vivere naturalmente, liberamente.
Ho imparato a capire che la parola diversità è
diffusa, ma inutile e inconsistente. Nel mio teatro negli
ultimi anni parlo di fame, di cibo, di ricordi, di follia,
di sesso, di poesia e spesso parlo attraverso questo corpo
“estremo”, malato. Lo espongo, lo dispongo, lo
suono, lo canto, lo ballo, lo urlo, lo piango, lo rido, lo
tocco, lo sporco, lo lavo, lo sento, lo vivo”. (Giancarlo
Cauteruccio)
http://www.teatroi.org/
18 – 21 febbraio Teatro
Strehler
L’ECOLE DES FEMMES
di Molière
regia Jean-Pierre Vincent
con Daniel Auteuil, Jean-Jacques Blanc, Bernard Bloch, Michèle
Goddet, Pierre Gondard, David Gouhier, Charlie Nelson, Lyn
Thibault
produzione Studio Libre – Odéon Théâtre
de l’Europe
Un grande divo del cinema francese
è protagonista di un classico di Molière: Daniel
Auteuil è Arnolphe in L'École des femmes. La
commedia è il primo vero e importante attacco di Molière
contro alcuni meccanismi del potere, sempre attuali e più
attivi che mai. La storia ha per protagonista Arnolfo, vecchio
tiranno e tutore della giovane Agnese. Credendo di poter manipolare
a proprio piacimento la natura femminile, Arnolfo riserva
alla sua pupilla una educazione rigida e chiusa. Tagliata
fuori dal mondo, Agnese sarebbe così solo una marionetta
per il ventriloquo. Ma il vecchio tiranno imparerà,
a sue spese, che il genere umano non è un impasto da
modellare e che il mondo esterno, cacciato dalla porta, rientrerà
inevitabilmente dalla finestra. Spettacolo in lingua originale
con sovratitoli in italiano.
http://www.piccoloteatro.org/
19 febbraio - 15 marzo Teatro
Out Off
UNA SPECIE DI STORIA
D’AMORE
di Arthur Miller
traduzione Masolino D’Amico
regia di Lorenzo Loris
con Elena Callegari e Mario Sala
produzione Teatro Out Off
Una specie di storia d’amore
è composto da due atti unici del grande scrittore statunitense.
Nel primo, dal titolo “Una specie di storia d’amore”,
un investigatore privato in una città di provincia
si trova a occuparsi di un caso in cui è implicata
una donna che a volte sembra voler disinteressatamente scagionare
un uomo condannato a torto, e a volte sembra essere lei la
responsabile di quella condanna. Nel secondo dal titolo “Non
mi ricordo più niente”, due anziani, amici di
vecchia data vivono da soli in case vicine e si ritrovano
spesso a farsi compagnia durante la cena. Vittime della sclerosi,
vivono in una vaghezza che rende la loro amicizia comicamente
precaria e non gli impedisce di avere delle certezze o di
ricevere delle illuminazioni.
http://www.teatrooutoff.it/