“In
America conta solo la velocità. L’eccitante,
cazzuta, velocità!” parola di Eleanor Roosvelt,
first lady americana dal 1932 al 1945.
“Se non sei il primo, sei l’ultimo.”
Parola di Reese Bobby, padre di Ricky, una passione per la
velocità ereditata dal padre, un uomo che esce ed entra
nella vita del figlio come un fantasma di shakespeariana memoria.
Ma di Shakespeare, Ricky Bobby
non ha nulla. Anzi come Q.I. siamo nella capitale di quel
paese purtroppo reale in cui un Presidente di squadra di calcio
professionistica mancando l’amalgama al suo team voleva
comprarsela al calcio mercato, o di quel ciclista felice di
essere arrivato uno.
Siamo nel mondo della Formula NASCAR, già protagonista
di altri film dimenticabili come Giorni
di Tuono, dove come nel più classico dei sogni
americani un meccanico, causa defezione del pilota titolare,
si trasforma in asso del volante, sbaragliando la concorrenza
e diventando idolo di scuderia, pubblico e sponsor, tanto
da utilizzare come spazio pubblicitario il parabrezza anteriore
della sua monoposto.
La Formula Nascar sta agli americani come la Formula Uno al
resto del mondo. Ed è proprio l’entrata in scena
di un pilota di quest’ultima, naturalmente francese,
naturalmente gay, naturalmente sponsorizzato dall’acqua…
Perrier (e come ti sbagli!) a rovinare il piccolo sogno del
cow-boy Ricky.
La comicità è greve tanto quanto la sceneggiatura
di un film che punta tutto sulla spettacolarizzazione delle
gare e degli incidenti – la cosa migliore della pellicola
-, tendendo ad una messa in scena grottesca che manca inesorabilmente
il proprio obiettivo.
Protagonisti Will Ferrel, comico assai noto in America ed
assai meno in Italia (Elf,
Melinda e Melinda,
The Producers) non
ha propriamente il fisico da corridore e la sua capacità
di coinvolgimento, non servito a dovere da una sceneggiatura
di cui si rende colpevole co-autore, rasenta le 5 miglia orarie,
travolgendo nella debacle una delle icone del cinema impegnato
ed indipendente John C. Reilly, un nome che in pochi ricordano
a discapito della sua faccia (The Hours,
Chicago, Criminal,
Magnolia, Boogie
Nights, Radio America).
Evidentemente i mutui in America hanno subito un rapido innalzamento
degli interessi.
[fabio melandri]
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