Film fotocopia
dell'argentino Nove Regine (da riscoprire
per chi lo avesse perduto), Criminal
racconta la storia di due imbroglioni di mezza tacca che tentano il
colpo della vita. Naturalmente non tutto filerà per il verso
giusto e nulla è così come appare.
Sorretto
da uno strepitoso John C. Reilly, dopo tanta gavetta (Chicago,
The Aviator) si meritava finalmente un
ruolo da protagonista, affiancato dal rampante Diego Luna (già
visto in Terminal di Spielberg), prodotto
dalla Section Eight, della coppia Soderbergh-Clooney, è diretto
dal loro socio, il debuttante Gregory Jacobs. La pellicola è
costruita come una matrioska, un gioco narrativo che ricorda il migliore
Mamet, sorretta da un incalzante ritmo ed un'atmosfera hard boiled
che dipinge la fotografia di colori caldi e pastello. Un film iconograficamente
molto simile a Ocean Eleven e Traffic,
segno tangibile della stretta supervisione artistica di Soderbergh
e che si fa apprezzare per quel suo non prendersi troppo sul serio.
Un esempio classico di cinema medio americano, palestra per buoni
attori e registi in fieri. Tra la massa di remake americani di film
europei o sudamericani, Criminal segna
una sua ragione d'essere. Occhio alla bellissima locandina in puro
stile Saul Bass. [fabio melandri]