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Autore:
Michael Frayn |
Regia:
Attilio Corsini |
Scene:
Bruno Garofano |
Luci:
Emiliano Baldini |
Musica:
Arturo Annechino |
Produzione:
Compagnia
Attori & Tecnici |
Interpreti:
Viviana Toniolo, Stefano Altieri, Annalisa Di Nola, Stefano
Messina, Carlo Lizzani, Roberto Della Casa, Annalisa Favetti,
Franco Mirabella, Valentina Taddei |
Anno
di produzione:
1983 |
Genere:
commedia |
In
scena: fino
al 4 novembre 2007 e dal 27 dicembre 2007 al 1 gennaio
2008 al Teatro Vittoria - Roma |
Info:
spettacoli da martedì a sabato
h. 21,00 – domenica h. 17,30 – mercoledì
(2° settimana) ore 17 – lunedì riposo |
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Uno
spettacolo nello spettacolo: un appuntamento che si
ripete col medesimo successo da ben 24 anni e che
per altrettante stagioni ha divertito gli spettatori.
Tre atti esilaranti – di cui il primo trascina
di sicuro tutti gli altri –, che danno vita
ad una farsa dai ritmi serrati, ricca di gag esilaranti.
Quando il sipario si apre siamo nel pieno di una prova
generale: mancano poco meno di 24 ore al debutto ma
lo spettacolo è ancora lungi dall’essere
pienamente costruito. Il regista si barcamena tra
le battute della pièce e gli intriganti e rocamboleschi
flirt con l’avvenente e svampita attrice da
una parte e la servile e precisa assistente dall’altra.
Nel frattempo sulla scena si alternano momenti dello
spettacolo dove regnano amnesie momentanee e prolungate,
amori e gelosie, depressioni e drammi personali –
letti sempre in chiave ironica e tragi-comica –
dipendenze e ossessioni.
Gli attori entrano ed escono dai loro personaggi in
maniera strepitosa: si passa da un registro a un altro
nello spazio di un secondo, restituendo sul palco
una situazione di vita che agli spettatori è
perlopiù sconosciuta.
Due commedie in una sola: una farsa di vita reale
che svela ciò che accade nel retroscena e che
rivela, proprio perché lo spettatore ha assistito
alle prove, quali sono gli errori commessi in tournée.
Stefano Altieri, l’esilarante Amedeo, vecchio
attore col vizietto della bottiglia, Viviana Toniolo,
la matura ma sempre attraente mestierante inseparabile
dalle sue sardine, e Annalisa Di Nola, la svampita
Lisa, sono nel cast dal lontano 1983.
In questa commedia ci si burla degli stereotipi: dalla
soubrette alla vamp, dall’attore preciso fino
all’inverosimile a quello giovane e nevrotico,
dal regista “tombeur de femme” all’aiuto
“sedotta e abbandonata”.
Il divertimento è assicurato: sulla scena non
si recita ma si gioca. L’attore diventa spettatore
e viceversa, in un alternarsi di ruoli in cui i tempi
comici sono quasi perfetti. Ma sarà poi vero
– come recita il sottotitolo – che questo
è l’ultimo anno di repliche? [patrizia
vitrugno]
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teatro
vittoria | edizione
2013 |
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