La bussola d'oro
The Golden Compass
Regia
Chris Weitz
Sceneggiatura
Chris Weitz
Fotografia
Henry Braham
Montaggio
Peter Honess, Anne Coates
Scenografia
Dennis Gassner
Costumi
Ruth Meyers
Musica
Alexandre Desplat
Interpreti
Dakota Blue Richards, Nicole Kidman, Daniel Craig, Eva Green, Christopher Lee, Simon McBurney,
Jim Carter, Tom Courteaney, Sam Elliott, Edward De Souza
Produzione
Scholastic, Depht of Field
Anno
2007
Nazione
UK, USA
Genere
fantasy
Durata
114'
Distribuzione
01 Distribution
Uscita
14-12-2007
Giudizio
Media

La Bussola d’oro è il primo capitolo della trilogia fantasy partorita dalla mente di Philip Pullman comprendente anche La lama sottile e Il Cannocchiale d’Ambra.
Una storia incentrata sulla precoce dodicenne Lyra Belacqua, che con la sua curiosità e grande forza di volontà apre la porta a dei misteri da cui dipende il destino del suo mondo.
Per trasporre l’opera sul grande schermo la New Line Cinema ha affidato l’incarico a Chris Weitz, la mente che insieme al fratello Paul
(In Good Company) ha dato origine alla saga di American Pie ed alla buona trasposizione cinematografica del capolavoro di Nick Hornby Un ragazzo (About a Boy).
Ora Chris debutta in solitudine in questa che si annuncia come la nuova trilogia fantasy dopo
Il Signore degli Anelli. Ed i punti di contatti con l’epopea di Jackson sono diversi. L’origine letteraria, una piccola donna tra i protagonisti (qui umani, la hobbit) le cui gesta cambieranno il destino del mondo, anzi la definizione stessa di destino; un mondo fantastico popolato da orsi polari combattenti, streghe, gitani, animali fiabeschi e anime che viaggiano accanto ai corpi padroni sotto forma di animali (daimon).
Esiste un mondo in cui le streghe dominano i cieli del nord e gli orsi polari sono i guerrieri più coraggiosi, mentre ogni essere umano è collegato ad uno spirito animale che è importante come il loro cuore.
Ma questo mondo è dominato dal Magisterium, che cerca di controllare tutta l’umanità e che ora deve fronteggiare una minaccia molto pericolosa: l’ultima Bussola d’Oro esistente e la ragazzina che è destinata a possederla.
La dodicenne Lyra Belacqua (Dakota Blue Richards) conduce una vita straordinaria al rinomato Jordan College. Girando senza controllo nelle strade alla spensierata ricerca di avventure con il fedele amico Roger (Ben Walker), Lyra è sempre accompagnata dal suo daimon, Pantalaimon, un piccolo animale mutaforma che rappresenta una costante voce della ragione. Ma il mondo di Lyra sta cambiando. Suo zio, Lord Asriel (Daniel Craig), si sta imbarcando in un viaggio verso il Circolo Artico per indagare su un misterioso elemento, la ‘Polvere’, ma il Magisterium è disposto a tutto, compresa la possibilità di far chiudere il Jordan College, pur di fermarlo.
Allo stesso tempo, le voci di bambini che scompaiono misteriosamente e vengono portati a nord diventano purtroppo reali quando il suo miglior amico Roger risulta disperso. Lyra giura di andare fino in capo al mondo pur di salvarlo, e quando al college arriva Marisa Coulter (Nicole Kidman), un’affascinante scienziata ed esploratrice, lei ritiene che questa rappresenti un’ottima opportunità di partire. Ma Lyra scopre rapidamente di essere stata attirata in una trappola per prenderle un oggetto che possiede e che il Magisterium cerca disperatamente: la Bussola d’Oro, uno strumento mistico e potente che può indicare la verità, rivelare quello che gli altri desiderano nascondere e prevedere (o anche modificare) il futuro.
Il compito del primo capitolo è quello di dare una panoramica degli eventi in corso, presentare i personaggi principali e le loro scelte di campo, imbastire rapporti psicologici, emotivi e caratteriali tra i diversi attanti. Il tutto condito con una buona dose di avventure, momenti di tensione alternati a svaghi, divertimenti ed effetti speciali per grandi e piccini con un cast di tutto rispetto in cui si fronteggiano Daniel – James Bond – Craig e la perfida Nicole Kidman. Ma il primo capitolo serve a porre anche un paio di questioni che saranno il perno narrativo dei capitoli successivi. Cos’è la polvere? A cosa serve? Perché tutti ne sono così attratti? Cos’è effettivamente la Bussola d’oro? Ed anche sul fronte privato della piccola protagonista si allungano ombre minacciose.
“La magia dell’opera risiede tanto nelle relazioni tra i personaggi quanto nelle potenzialità di spettacolo presenti”, sostiene il regista. “Sebbene sia un universo parallelo molto ben concepito, descrive accuratamente il nostro mondo e le nostre vite come bambini, genitori e individui all’interno di una società. E nonostante l’eroina sia una ragazzina, non c’è nulla di infantile o sciocco in questa storia. Doveva essere affrontata con una grande empatia umana per quanto riguarda le emozioni dei personaggi, mentre bisognava colmare l’abisso che esiste tra l’aspetto universale e quello personale, proprio come fa Pullman”.
Il maggior pregio del film è quello di dare finalmente consistenza all’eterna lotta tra il Bene ed il Male. Tra i due contendenti c’è in gioco la sopravvivenza de bene più grande che Dio – per chi ci crede – ha dato all’uomo: il libero arbitrio. Un concetto profondo ma espresso grazie a Pullman in primis ma soprattutto al film, in maniera semplice ma efficace tanto da renderlo comprensibile anche ai più piccoli.
Ci aspettavamo l’ennesimo fantasy tutto effetti speciali e vuoto di contenuti e ci ritroviamo all’inizio di una saga che potrebbe rivelarsi al di sopra delle aspettative. Le premesse sono buone, la compagnia della bussola si è andata composta, non rimane che seguirli nelle loro più prossime avventure.
[fabio melandri]

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