Amici, amanti e...
No Strings Attached
Regia
Ivan Reitman
Sceneggiatura
Elizabeth Meriwether
Fotografia
Rogier Stoffers
Montaggio
Dana E. Glauberman
Scenografia
Ida Random
Costumi
Julie Weiss
Musica
John Debney
Interpreti

Natalie Portman, Ashton Kutcher, Cary Elwes, Lake Bell, Kevin Kline,
Olivia Thirlby, Mindy Kaling, Greta Gerwig, Phil LaMarr, Talia Balsam

Produzione

Handsomecharlie Film, Katalyst Films, The Montecito Picture Company,
Paramount Pictures, Spyglass Entertainment, Cold Spring Pictures

Anno
2010
Nazione
USA
Genere
commedia
Durata

108'

Distribuzione
Universal Pictures
Uscita
25-03-2011
Giudizio
Media

Emma (Natalie Portman) e Adam (Ashton Ktucher) si conoscono da quando sono adolescenti. Il primo incontro avviene in un campeggio estivo. Poche parole, condite da timidezza, che segnano il loro futuro. I due si ritrovano dopo 5 anni, dopo un anno e nel presente. Da qui prende il via la pellicola “Amici, amanti e…”, commedia leggera dove il romanticismo tenta, ma senza grandi risultati, di imporsi. Emma e Adam ben presto diventano amanti, ma senza implicazioni sentimentali di nessun tipo. È questa la regola che impone Emma: lavora in ospedale, non ha tempo né voglia di impegnarsi in una relazione. Adam, seppur vagamente scettico (lui è “dotato di un gran cuore”. Mah), accetta. Sesso senza impegno: cosa si può volere di più. La domanda che pervade il resto della vicenda è: si può restare amici facendo sesso? Siamo in un film americano: impossibile evitare lo scontro emotivo, la crisi, la gelosia, l’abbandono e il conclusivo ritrovarsi.

La pellicola sceneggiata da Elizabeth Meriwether non ha molto di nuovo da proporre: a parte qualche battuta azzeccata (ad esempio il litigio durante l’unico ‘date’ ufficiale a San Valentino e lui definisce Emma una hobbit), la vicenda è prevedibile e scontata. Il corollario dei personaggi e amici che circondano i due innamorati riempie i vuoti generali.

Ivan Reitman, veterano autore di “Animal House” e “Ghostbusters” (ora è più noto il figlio Jason autore di “Juno” e “Tra le nuvole”), dirige con attenzione e facilità la vicenda. Il fresco premio Oscar Natalie Portman ha anche prodotto la pellicola: forse dopo il “Cigno nero”, sentiva il bisogno di una commedia. Ma tra lei e Ashton Kutcher manca irrimediabilmente l’alchimia. Sulla scena non c’è magia, mai. A difettare è anche l’ironia, sempre presente nei classici del genere. Primo fra tutti, l’inarrivabile “Harry ti presento Sally”. Spruzzata di originalità con la presenza di Kevin Kline che ridicolizza la figura dell’attore ormai “dimenticato” che vive di rendita e non accetta gli anni che passano. [valentina venturi]