Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm
Be Kind Rewind
Regia
Michel Gondry
Sceneggiatura
Michel Gondry
Fotografia
Ellen Kuras
Montaggio
Jeff Buchanan
Scenografia
Dan Leigh
Costumi
Rahel Afiley, Kishu Chand
Musica
Jean-Michel Bernard
Interpreti
Jack Black, Mos Def, Danny Glover, Mia Farrow, Melonie Diaz, Irv Gooch, Sigourney Weaver,
Matt Walsh, Arjay Smith, Dennis Albanese, Paul Dinello
Produzione
Georges Bermann, Michel Gondry, Julie Fong
Anno
2008
Nazione
USA
Genere
commedia
Durata
102'
Distribuzione
BiM Distribuzione
Uscita
23-05-2008
Giudizio
Media

L’amore è il tema portante dei film di Michel Gondry. Che sia il sentimento che nasce tra un uomo e una donna (Se mi lasci ti cancello, Oscar per la sceneggiatura), o quello che traspare dalla creatività e la capacità di lasciarsi andare ai sogni (L’arte del sogno), o l’amore per il mondo della celluloide, poco importa. Sono tutti stati d’animo, sensazioni e giochi che hanno lo stesso comun denominatore: la passione per quello che si fa. L’ultima pazzia cinematografica dell’ideatore, tra gli altri, del video musicale “Human Behavior” di Björk, si intitola Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm ed è una dichiarazione d’amore verso il cinema e i film che ha amato.
Jerry (Jack Black, protagonista di School of Rock e nel cast di King Kong) e Mike (Mos Def, visto in The Italian Job) sono inseparabili amici. Jerry fa il meccanico, mentre Mike lavora presso la vecchia videoteca del signor Fletcher (un Danny Glover in spolvero) Be Kind, Rewind (tradotto, significa “sii gentile, riavvolgi”), appassionato fan del jazzista Fats Waller. Jerry è ossessionato dalla centrale elettrica, situata vicino al suo camper. In casa vive con uno scolapasta in testa per deviare le radiazioni ed è convinto che l’unica soluzione al problema sia un sabotaggio. Mentre tentano di disattivare la centrale, Mike abbandona la missione dopo essersi mimetizzato. Jerry rimane intrappolato e ‘magnetizzato’.
Senza rendersene conto, l’uomo delle onde magnetiche va da Mike e, una ad una, cancella tutte le videocassette. Il signor Fletcher è assente: sta studiando in incognito la concorrenza della grande distribuzione e ora i nastri sono da buttare, irrimediabilmente cancellati. I clienti spariranno e Mike non riuscirà a farsi perdonare da colui che considera suo padre. Unica soluzione possibile: girare amatorialmente versioni short dei blockbuster cancellati, nel cortile di Jerry, nella speranza che nessuno si accorga della differenza. La prima cassetta “maroccata” (in originale si chiamano Sweded) sarà “Ghostbusters - Acchiappafantasmi”.
A poco a poco seguiranno tantissime nuove versioni: i pochi clienti del quartiere gradiscono l’inventiva dei due giovani che “devono mantenere un livello minimo di professionalità”. Fondamentale sarà il parere della signora Falewicz (Mia Farrow): la donna tutte le sere chiama al telefono il signor Fletcher, riassumendogli la situazione nel negozio. Anche lei gradirà.
Dai cacciatori di fantasmi si passa allora a “Colpo grosso al drago rosso - Rush Our 2”, “Robocop” e “A spasso con Daisy”. Il pudore reverenziale non esiste: ecco allora i classici della storia del cinema, come “2001: odissea nello spazio”, “Boyz N’ The Hood – Strade violente” e “King Kong”. E persino il film d’animazione “Il Re Leone”. Si arriverà alla creazione sistematica di versioni taroccate, per poter seguire l’enorme richiesta di produzione e il conseguente arrivo della finanza…
Michel Gondry ha il pregio della credibilità, anche se tratta mondi improbabili. La vena surreale è presente anche in questo lungometraggio (il terzo), assieme ad una buona dose di demenzialità, imprescindibile quando si lavora con Jack Black. Ancora una volta il risultato finale funziona: l’utopia che il pubblico possa rifare il film che ama, trasformandoli in una versione propria è coinvolgente.
[valentina venturi]