Dopo
il successo di Se mi lasci ti cancello, ha sentito la
pressione per questa sua nuova fatica?
Michel Gondry
Ci sono diversi livelli di successo, anche non strettamente
legati al successo finanziario. Sicuramente ho sentito
la pressione. Se mi lasci ti cancello
lo avevo scritto insieme a Kauffman, ma l’idea
di questo film di mescolare sogno e realtà era
precedente a quel film. Gli americani vogliono analizzare
fino in fondo ciò che accade intorno a loro ed
un film come questo in America non sarebbe stato possibile.
Io tendo a lasciarmi andare a ciò che mi dice
il cuore.
Gael lei stà vivendo
un periodo molto pieno. Sarà giurato a Berlino
e relativamente all’Oscar si aspetta qualche riconoscimento?
Gael
Garcia Bernal Sono
molto curioso di poter vedere e magari uccidere alcuni
film. Per l’Oscar la cosa non è preventivabile.
Se accadrà sarò felicissimo, am è
un pensiero che non coltivo in modo particolare.
Come sceglie i film da
interpretare? Inarritu ha affermato che se lei non avesse
accettato, non avrebbe mai girato Babel?
Gael
Garcia Bernal
Penso che Babel
non si sarebbe fatto se Brad Pitt non avesse accettato
di parteciparvi, e con lui Kate Blanchett. Inarritu
è un grande diplomatico. Riguardo alla scelta
dei film le mie sono decisioni organiche. Il copione,
il regista ed elementi come il momento della vita in
cui mi trovo sono gli elementi che contano. Per L’arte
del sogno è stato il desiderio di lavorare con
Michel ed utilizzare le mie esperienze riguardo al sonno.
Inoltre sono interessato a quei progetti che esaltano
il lavoro artigianale dell’attore.
Quanto ha contribuito
Gael alla stesura della sceneggiatura?
Michel
Gondry Ho incontrato
Gael un anno prima l’inizio delle riprese ed ho
riscritto la sceneggiatura pensando a lui. Abbiamo parlato
molto, ci siamo conosciuti, siamo diventati amici. Abbiamo
sviluppato il personaggio insieme. Per la realizzazione
di sogni abbiamo usato effetti speciali volutamente
artigianali, Penavamo che avrebbe aiutato un po’
tutti ad entrare meglio nella mente e nei sogni di Stephane.
Le animazioni sono state girate 6/8 mesi prima e poi
proiettate su uno schermo sul set senza dover usare
il blu-screen.
Gael qual è il
suo sogno ricorrente?
Gael
Garcia Bernal Quello
di trovarmi su un palcoscenico e non ricordarmi le battute.
Un incubo più che altro. Io cerco di fuggire
dal teatro ed il pubblico invece di richiedere indietro
i soldi scende in piazza, protesta e pretende il mio
ritorno sul palcoscenico.
Lei ha avuto modo di
lavorare con molti registi. Non è che ha il sogno
di debuttare alla regia per caso?
Gael
Garcia Bernal Ho
avuto la fortuna di lavorare con un mucchio di persone
fantastiche. Non pensavo di riuscire a fare cinema ma
solo teatro. Fare cinema è un privilegio, farlo
in maniera così continuativa è un lusso.
Io in realtà ho già girato un film come
regista. E’ in fase di post produzione e si intitola
Deficit. Spero che possa
arrivare anche in Italia, in qualche modo, magari via
internet o YouTube.
E’ d’accordo
a definire il suo stile ipernarrativo?
Michel
Gondry Mi piace
il suono della parola ma non so se si può applicare
al mio cinema. Sto attualmente scrivendo una sceneggiatura
in cui i personaggi contengono sfumature e tocchi di
persone che ho realmente conosciuto. Forse in questo
caso si può pensare ad una certa ipernarratività.