Persepolis - edizione integrale
Titolo originale
id.
Autore
Marjane Satrapi
Anno
2007
Editore
Lizard
Prezzo
Euro 22,50

Marjane Satrapi è una bella donna di 39 anni (è nata infatti del 1969), dallo sguardo malizioso e piccante, dono delle terre del Sud del mondo.
Ogni tanto fuma e le se posture ci riportano ad un gusto un po’ demodé, ma sempre fortemente parigino, perché è a Parigi che lei risiede. Vi si trasferì nel 1994 , il suo ultimo viaggio lontano dal suo amato Iran.
L’Europa l’aveva già conosciuta, ai tempi del liceo quando nel 1983 a soli quattordici anni la sua famiglia decise per senso di responsabilità di mandarla a studiare a Vienna (il regime infatti era sempre più oppressivo, soprattutto verso le donne).
Marjane aveva già conosciuto i vari risvolti politici del suo paese, la caduta dello Scià e di un’epoca che si ritenne per lungo tempo dorata, la rivoluzione islamica, (nel libro non si cita mai il nome del suo simbolo Khomeyni, come se non fosse essenziale) e l’inizio della guerra Iraq-Iran. Una bambina già svezzata ma ancora non pronta al grande impatto con l’Occidente liberista ma imprigionato in se stesso.
Persepolis è un fumetto agile, contraddistinto da dialoghi di “sincerità domestica (splendidi sono i discorsi fra la giovane e la nonna, figura anticonformista e figlia di un Iran europeizzato).
Ciò che incanta è l’essenzialità delle storie, tanti piccoli affreschi contraddistinti da titoli semplici, spesso legati ad oggetti (commovente è la vicenda intitolata “la chiave” dove si svela la falsità di un regime teocratico incline al martirio forzato) ed un tratto nel disegno mai eccessivo con un colore nero pesante, invasivo ma vivo nella sua apparente inesistenza cromatica (il suo mentore è stato il fumettista francese David B.).
La vita di Marjane si intreccia alle volte aspramente con quella del suo paese, uno stato iraniano in perenne trasformazione.
Non posso negare che anche io a tratti sono caduto nel tranello postomi da alcune recensioni letterarie che hanno ben presto bollato come semplicistica quest’opera (molto spesso per la sua forma d’arte, il fumetto troppo legato allo stereotipo del manga giapponese tutto effetti e poteri sovrannaturali). La realtà è ben diversa.
L’autrice non perde mai d’occhio la verità, che spesso passa dalle labbra del pragmatico padre di Satrapi oppure dagli sguardi della madre. Si pecca solo di sincerità in Persepolis ma non certo di leggerezza.
Un capolavoro come “Il mio Iran” Shirin Ebadi aveva già scosso l’opinione pubblica negli anni scorsi, il lavoro di Satrapi ne è per lunghi tratti, la sua trasposizione fumettistica.
Pungente sempre, soprattutto quando tratta dell’Occidente, così banale in certe sue manifestazioni esteriori (nei gadgets, nel look, nell’ostentazione) e nella sua difficoltà di integrarsi davvero.
La giovane studentessa ritornerà da Vienna per una delusione amorosa (indimenticabili le sue osservazioni sul sesso e sulla sessualità dei giovani europei), arricchita ma allo stesso tempo delusa da un mondo superficiale.
La sua terra non gli offrirà certo occasioni di riscatto ma le porterà un amore coronato dal matrimonio, che ben presto naufragherà (oggi Marjane è sposata felicemente con un uomo svedese).
Non bisogna stupirsi se l’Iran dell’intransigente Ahmadinejad l’abbia ripudiata, se in ben 250 università americane “Persepolis” sia un testo obbligatorio e se la Francia ne ha ricavato una trasposizione cinematografica, ora nelle sale. Nessun stupore insomma per questo meritato successo. All’inizio del libro Satrapi confessa ai suoi genitori che da grande sogna di fare il Profeta, oggi possiamo dire che in parte il suo sogno si è realizzato.
[alessio moitre]

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Nasce a Rasht il 22 novembre del 1969 da famiglia progressista e passa la sua infanzia a Teheran dove frequenta il Liceo francese della capitale.
Nel 1983 i genitori la mandano a studiare a Vienna, da dove ripartirà alla volta di casa per frequentare l’Università di Teheran.
Dopo lo sfortunato matrimonio si trasferisce nel 1994 a Parigi dove risiede attualmente.
La sua carriera è segnata dal fumetto Persepolis che gli dona fama internazionale come fumettista affermata.
Nel 2004 vince l’albo d’oro nella rassegna “Angouleme International Comics Festival” per il suo libro “Taglia e cuci” e per il più recente “Pollo alle prugne”.
Cura attualmente per il New York Times una colonna illustrata.