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Autore:
Stephen Sondheim (musiche, testi) |
Traduzione:
Andrea Ascari |
Regia:
Marco Simeoli |
Direzione
musicale: Enrico Arias |
Scene:
BSMT Bologna, Pietro Ceccraelli |
Costumi:
Andrea Croci, Giuliana Bellagamba |
Luci:
Gerardo Buzzanca |
Coreografie:
Fabrizio Angelini |
Produzione:
Uno, Nessuno e Centomila, Bernstein School of Musical
Theatre |
Interpreti:
Andrea Croci, Federica Ugolini, Edoardo Luttazzi, Elena
Pelazza, Francesca Risoli, Gian Luca Spatti, Giuliano
Costi, Marco Romano, Lalo Cibelli |
Musiche
dal vivo: Francesco Ricci (piano), Andrea Veneziani (contrabbasso),
Tania Polla (percussioni) |
Anno
di produzione: 2008 |
Genere:
musical |
In
scena: fino al 26 ottobre al Teatro
SalaUno di Roma, Piazza di Porta San Giovanni 10;
Tel. 06.7009326 |
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Il
diabolico barbiere di Fleet Street è sbarcato
a Roma, con la sua valigia piena di rancore e una
voglia inesauribile di vendetta. Il suo nome è
Sweeney Todd, proveniente dalla colonia penale dell’Australia
in cui è stato confinato per quindici anni
a causa di un delitto mai commesso. Perduta la moglie,
è in cerca della figlia adottata dal suo peggior
nemico, il giudice Turpin con l’appoggio del
fido vassallo l’ufficiale Bearle Bamford. E’
un Mr Hyde tenuto in vita da una rabbia troppo a lungo
repressa, mentre il suo dottor Jekyll, Benjamin Barker
era un bellissimo giovane, un artista con la lama,
uno stimato e benvoluto barbiere.
Il musical targato 1979 con le musiche ed i testi
di Stephen Sondheim ed il libretto di Hugh Wheleer,
dopo l’omonimo film di Tim Burton con Johnny
Depp ed Helena Bonham-Carter, giunge finalmente in
Italia con il coinvolgente ed intelligente allestimento
di Marco Simeoli, nella versione italiana di Andrea
Ascari, i movimenti coreografici di Fabrizio Angelini
e la direzione musicale di Enrico Arias, che ha adattato
la partitura originale per il piano di Francesco Ricci,
il contrabbasso di Andrea Veneziani e le percussioni
di Tania Polla.
Siamo calati nelle atmosfere malsane e corrotte della
Londra del 1846, grazie agli ottimi costumi di Andrea
Croci mentre una scenografia modulare ed essenziale
ricostruisce i diversi ambienti della vicenda, creando
movimento scenico e spingendo lo spettatore al centro
degli avvenimenti e nel cuore delle passioni umane
e “dis-umane” che le animano. Le scene
cambiano davanti agli occhi degli spettatori con movimenti
precisi e funzionali, i corpi sgozzati degli avventori
del “Diabolico” scivolano dalla sedia
del barbiere direttamente dentro il forno in cui le
loro carni vengono cotte per i tortini della signora
Lovett, complice ed amante.
Ma a brillare in questa produzione realizzata in collaborazione
con la Bernstein School of Musical Theatre di Bologna
con la direzione di Shawna Farrell, sono gli interpreti,
nomi sconosciuti al grande pubblico ma dotati di un
chiaro e cristallino talento. Un recitato vissuto
con passione si accompagna al cantato su partiture
assolutamente non facili, piene di variazioni vocali
con cui fare i conti, ma dalle quali l’intero
cast ne esce con il massimo dei voti, senza eccezione.
Difficile non essere coinvolti dalla sanguigna interpretazione
di Andrea Croci (Sweeney Todd) in cui potenza vocale
e presenza scenica costituiscono uno dei punti di
forza dello spettacolo. Impossibile non essere conquistati
dalla verve trascinante di Federica Ugolini nei panni
di Mrs Lovett, a cui sono affidati diversi momenti
“light” dello spettacolo. I loro duetti
sono perle di complicità ed affiatamento.
Ma sarebbe delittuoso non citare il resto del cast
principale (9 i ruoli da protagonista) con Edoardo
Luttazzi, Elena Pelazza, Francesca Risoli, Gian Luca
Spatti, Giuliano Costi, Marco Romano e Lalo Cibelli,
tutti calati in un ensemble coinvolgente ed a tratti
entusiasmante, grazie anche all’uso “verdiano”
di un coro, composto da ben 20 elementi, che commenta,
partecipa, emoziona e movimenta la scena, coreografandola.
Uno spettacolo che dimostra che c’è una
via italiana al musical, che non si basa sul grande
nome di richiamo televisivo come troppo spesso accade
ma che punta sul talento, su idee di messinscena che
non richiedono grandi budget ma inventiva, fantasia
e creatività.
“In questo allestimento, ho cercato –
racconta il regista Simeoli – nel rispetto della
partitura originale, sulla scia della nostra tradizione
teatrale e del grande insegnamento di Bertold Brecht
sull’epicità del teatro, di raccontare
ed evidenziare la forte teatralità delle situazioni
e dei personaggi attraverso la ricerca assoluta della
loro verità. Spingendosi, laddove il testo
lo suggeriva, anche su registri da opera buffa. Raccontare
una storia di ingiustizia e crudeltà, nella
maniera più lineare e chiara, in modo che il
pubblico ne resti rapito e affascinato.” Obiettivo
centrato, a giudicare dalla reazione entusiasta del
pubblico. Sweeney Todd rimarrà in scena fino
al 26 ottobre al Teatro SalaUno di Roma. Sarebbe un
delitto perderlo. [fabio
melandri]
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www.sweeneytodditalia.com
| Bernstein
School of Musical Theatre | edizione
2011 | |
foto
di elia sabato | trucco di chiara ugolini |
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