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Anno
2011
Genere
drammatico
In
scena
in turnè
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Autore |
Bertolt
Brecht |
Adattamento/Traduzione |
Mario
Carpitella,
Luigi Micheletti |
Regia |
Claudio
Longhi |
Scene |
Csaba
Antal |
Costumi |
Gianluca
Sbicca |
Luci |
Paolo
Pollo Rodighiero |
Musica |
Hans-Dieter Hosalla |
Interpreti |
Umberto
Orsini, Nicola Bortolotti, Simone Francia, Olimpia Greco,
Lino Guanciale, Diana Manea, Luca Micheletti, Michele
Nani, Ivan Olivieri, Giorgio Sangati, Antonio Tintis |
Produzione |
Teatro
di Roma ed Emilia Romagna Teatro Fondazione |
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Arturo
Ui è un gangster della Chicago anni Trenta e Umberto
Orsini lo interpreta in modo generoso e sublime.
Ma “La resistibile ascesa
di Arturo Ui” di Bertolt Brecht, con la
regia di Claudio Longhi, non è solo la maestria e l’esperienza
di un grande del teatro come Orsini. A entusiasmare di questo
spettacolo, a ragione pluripremiato, è la perfezione
dell’ingranaggio.
È la storia (ma parliamo di Brecht, ça va sans
dire); sono le musiche (si tratta di un cabaret grottesco);
è lo spazio scenico nella sua interezza (non solo palco,
ma anche platea o, ancora, palchi dai quali si affacciano gli
attori). Infine la compagnia tutta, senza esclusione alcuna.
Giovani attori, tutti e dieci ugualmente bravi. L’equilibrio
è, forse, la vera forza di questo spettacolo. Non può
non essere sottolineata la prova affrontata dai due co-protagonisti
Luca Micheletti, che per questo spettacolo ha vinto il Premio
Ubu 2011 come migliore attore non protagonista, e Lino Guanciale
davvero una gran bella conferma.
Un’allegoria corale che racconta
l’avvento del nazismo attraverso un musical energico
e divertente. La salita al potere di Hitler è trasposta
nella parallela escalation al comando di Arturo Ui: l’uno
mirava a conquistare il mondo, l’altro a controllare
il racket dei cavolfiori, entrambi eliminano senza pietà
i propri concorrenti.
Un successo di pubblico e critica
mai così meritato.
[patrizia vitrugno]
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