Lady Oscar
François – Versailles Rock Drama
Autore: Andrea Paolotto Adattamento:
Regia: Andrea Paolotto Coreografie: Rita Pivano
Scene: Gianluca Amodio Costumi: Bianca Borriello
Musica: Emiliano Torquati
Luci: Marco Palmieri
Produzione: Diverbia et Cantica
Interpreti: Alice Mitroni, Danilo Brugia, Massimilano Micheli, Alessandro Tirocchi, Cristian Ruiz, Emanuela Maiorani, Gloria Gulino, Anna Cetorelli, Igino Massei, Dominga Cozzolino, Filippo Dini, Francesco Biolchini, Cristiano Leopardi, Paolo Cives Corpo di ballo: Elisabetta Minutoli, Gabriele Bruschi, Azzurra Caccetta, Laura Di Biagio, Alberto Faraci, Giampiero Gencarelli, Mara Pappalettera, Marianna Scarci, Silvia Soldi, Angelo Venneri
Anno di produzione: 2008 Genere: musical
In scena: dall'8 al 10 Maggio al Teatro Sistina, Roma

Diverbia et Cantica presenta Lady Oscar - François Versailles Rock Drama. Il promettente Andrea Palotto (autore e regista del musical) ha iniziato dalla celebre vicenda storica incentrata sulla Rivoluzione Francese, per realizzare un’opera musicale dove c’è tutto il necessario: canzoni coinvolgenti, sfide e duelli, passioni più o meno corrisposte, ricchi costumi e attori di richiamo (Danilo Brugia e Cristian Ruiz).
Ispiratosi al famoso manga nipponico “Versailles no bara” di Ryoko Ikeda, al teatro Vascello è di scena fino al 5 aprile lo spettacolo che narra le vicende di Oscar (Alice Mitroni), una giovane donna costretta dall’inflessibile padre/generale dell’esercito Augustine Jarjeyes (Alessandro Tirocchi), a vivere celata in un’uniforme maschile, trasformata in comandante della guardia reale. Parallelamente alle vicende di corte sul palcoscenico intervengono momenti di vita quotidiana del popolo francese, sempre più prossimo alla rivolta. Come tramite tra i due mondi, distanti e senza possibilità d’incontro, c’è Bastien (Cristiano Leopardi), un soldato della guardia molto vicino al popolo e a Robespierre (Massimiliano Micheli). Ma non solo. La trovata registica dei burattini – il classico teatro nel teatro - aumenta l’esemplificazione del sempre più netto attrito sociale. La rivoluzione francese incalza e nei due atti si arriva allo scontro definitivo. Il regista ha precisato: “Mi piace pensare che sia stato e continui ad essere lo spettacolo di tutti quelli che sanno ancora emozionarsi all’apertura di un sipario. A loro è dedicato questo lavoro, basato sulla diversità, in ogni sua umana forma e sulle sensazioni più disparate che questa suscita”.
Un lavoro complesso quello proposto dalla giovane produzione, dove convivono varie realtà come l’impossibile amore tra Maria Antonietta (Emanuela Maiorani) e Fersen (Cristian Ruiz); la passione repressa di Andrè per madamigella Oscar; gli ideali di giustizia e libertà di Robespierre; le gelosie a corte tra il Duca D’Orleans (Iginio Massei), la contessa (Gloria Gulino) e Re Luigi XVI e le locande della gente comune. Le idee non scarseggiano, tutt’altro. Eppure manca qualcosa. All’impegno profuso nell’allestimento, fa difetto probabilmente un ingente investimento economico che darebbe respiro a tutta la produzione. Testi, musiche e coreografie ci sono, è il caso che un investitore privato si faccia coinvolgere dall’opera musicale, trasformando Lady Oscar – François – Versailles Rock Drama nel futuro Cats.
[valentina venturi]


   
| intervista a cristiano leopardi |