Interpreta Bastien (Alen nel
manga), amico del popolo ma ben presto componente dei soldati
della guardia reale. Cosa pensa del suo personaggio?
È un carattere che evolve assieme allo svolgersi della
storia. Un collante. Apro lo spettacolo da ubriaco, ho appena
perso mio padre e chiedo l’elemosina; ma poi mi arruolo
per denaro e divento un soldato della guardia. Sono scettico
verso Oscar (Alice Mistroni) perché donna, ma poi divento
il suo riferimento con il popolo. Infine conosco Robespierre
(Massimiliano Micheli) e faccio in modo che la gente lo accetti
e segua i suoi dettami verso la libertà. Sono amico
fraterno di André (Danilo Brugia), ma non dimentico
le mie origini.
Qual è la sua canzone
preferita, tra tutte quelle eseguite?
“Un giorno lontano nel tempo”, cantata da Maria
Antonietta (Emanuela Maiorani) e Fersen (Cristian Ruiz). Trovo
sia perfetta.
C’è una scena che
predilige interpretare?
Ne ho due: il duello con madamigella Oscar e la scena della
taverna. Nella prima posso mettere alla prova la mia capacità
fisica, visto che i combattimenti di spada sono molto difficili
da rendere credibili. Certo l’aiuto di Stefano Pantano
(maestro d’armi, ndr) è stato fondamentale, affinché
venisse il più verosimile possibile.
Il momento della taverna, invece,
è molto articolato. Sul palcoscenico ci sono i rappresentati
del popolo (il corpo di ballo), Sophie (Domina Cozzolino)
la sorella di Bastien, Robespierre e l’oste (Francesco
Biolchini). Tutti assieme decidete di armarvi e reagire all’oppressione
della corte di Re Luigi XVI (Filippo Dini). Cosa le piace
di questo momento?
Lo trovo molto coinvolgente. Robespierre canta e lo spalleggio,
ne divento il coro, esprimo e rendo coinvolgenti i suoi slogan.
I nostri due personaggi spingono il popolo alla Rivoluzione
Francese. È un momento molto forte.
In televisione guardava il cartone
animato Lady Oscar, da cui il regista Andrea Palotto ha tratto
il musical?
Certo, anche se devo ammettere che la sigla de “La stella
della Senna” era la mia preferita!
Oltre
a far parte del cast del musical prodotto dall’associazione
Diverbia et Cantica, è uno dei fondatori del gruppo
“Uscita di emergenza” (oltre a Cristiano Leopardi,
ne fanno parte Marzia Turcato e Rosalba Battaglia, ndr). Progetti
per il futuro?
Con gli Uscita (http://www.myspace.com/gliuscitadiemergenza)
siamo sempre in fermento, pronti a metterci alla prova recitando
e ideando nuovi progetti. Singolarmente mi piacerebbe poter
continuare con il musical, un genere completo. Questa estate,
poi, sarò al Teatro Orione in una riduzione di “Rugantino”,
diretto da Maura Ippoliti.