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Anno
2011
Genere
commedia
In
scena
fino al 5 febbraio,
Teatro Golden - Roma
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Autore |
Muriel
Robin,
Pierre Palmade |
Adattamento/Traduzione |
Michele
La Ginestra |
Regia |
Roberto
Marafante |
Interpreti |
Michele
La Ginestra,
Michela Andreozzi |
Produzione |
Teatro
7, Andrea Maia |
Compagnia |
- |
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Michele
La Ginestra traduce per il pubblico romano “Ils
se sont aimés”, fortunata pièce
teatrale di Muriel Robin e Pierre Palmade, seguito della ancor
più fortunata “Ils
s’aiment” (e tanta fortuna sarà
ancora cavalcata quest’anno con un terzo capitolo “Il
se re-aiment”, dimostrazione che anche a teatro, come
al cinema, a Parigi come a Hollywood, un filone di successo
non si abbandona fino a quando non viene spremuto fino all’osso).
E il pubblico sembra apprezzare; vuoi per la vicinanza fisica
della scena in cui recitano gli attori, La Ginestra e Michela
Andreozzi, che suggerisce la familiarità del tema toccato,
vuoi per l’interpretazione gigioneggiante dei due, che
si relazionano con la platea con sapiente dimestichezza.
Nei nove sketch, dal flashback che li vede tanto innamorati
da decidere di sposarsi, fino al finale - passando per la divisione
dei beni dopo il divorzio, il bistrot dove si danno appuntamento,
le conversazioni con la domestica, il Natale dai genitori ignari
della separazione, la presentazione dei nuovi partner, la telefonata
notturna, l’incontro clandestino -, il testo si dipana
in una serie di gag e battute che spesso fanno sorridere.
Variazione sul tema classico del matrimonio come tomba dell’amore,
“C’eravamo troppo amati” è un teatro
d’evasione di facile consumo, che non suggerisce soluzioni
né offre spunti di riflessione, ma è volto a catturare
le risate dello spettatore, che risponde a comando, soddisfatto.
Quello che resta è la canzoncina del coniglietto, sigla
e compendio dell’intero spettacolo: facile e spiritosa,
entra in testa come i jingle dei villaggi turistici, di cui
sembra essere figlio questa tipologia teatrale. E il pubblico
apprezza.
[francesca romana buffetti]
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