Punto e... a capo
Autore: Marco Falaguasta Adattamento:
Regia: Marco Falaguasta
Scene: Alessia Petrangeli Costumi:
Suono: Massimo Bertucci e Alessandro Pallotta
Luci: Massimo Bertucci e Alessandro Pallotta
Compagnia: Bonalaprima Produzione: Pro. Tea.
Interpreti: Marco Falaguasta, Michela Andreozzi, Piero Scornavacchi, Marco Fiorini, Irma Carolina Di Monte, Vasco Montez
Anno di produzione: 2005 Genere: commedia
In scena: fino al 24 gennaio al Teatro De' Servi via del Mortaro 22, angolo via del Tritone - 00187 Roma | tel. 06 67.95.130

Atmosfere da Blue in the face famoso film cult statunitense in questa divertente commedia di Marco Falaguasta. Si parte da un luogo di incontro abituale, lo scompartimento di un treno, si racconta il viaggio, fisico e personale, si aggiungono un po’ di gag in romanesco, un pizzico di giallo con la figura silenziosa e pignola di Sirio, la morale finale, ed ecco che la commedia brillante è servita.
La caratterizzazione dei personaggi è ben riuscita. C’è Grazia, donna eternamente indecisa che vuole lasciare lo storico fidanzato di Udine; Punto, fotoreporter di cronaca nera emofobico, un po’ sfigato e solo che sta andando ad un colloquio di lavoro a Milano; Antonio, neopapà di una compagna appena conosciuta che vive in Svizzera; Anna, ex prostituta di Milano ora discepola di un gruppo Zen; Sirio, notaio un po’ grigio, testimone oculare del processo dell’omicidio delle netturbine. Infine, il capotreno, che il suo viaggio/percorso di vita l’ha già fatto e che per un posto di lavoro alle ferrovie ha rinunciato ad una carriera di musicista negli Stati Uniti. Particolarmente bravi gli attori Irma Carolina di Monte, Anna del gruppo Zen e Marco Fiorini, Sirio il testimone oculare, per aver caratterizzato i personaggi in modo spontaneo e teatrale allo stesso tempo.
La morale è che tutti noi vorremmo seguire i nostri sogni, ma pochi hanno il coraggio di farlo rinunciando a qualcosa di sicuro ma insoddisfacente per qualcosa d’incerto ma gratificante. E l’unico personaggio che farà una scelta di coraggio sarà…
Quello che manca sono le rifiniture nella trama, che a volte perde di ritmo e ha bisogno del personaggio di Punto per ripartire, nell’intreccio, cui la morale finale dovrebbe essere abbozzata già nel primo atto per avere più forza. Per essere una commedia compiuta ci vorrebbe qualche ritocco nella scrittura e nella regia.
Per il resto è una commedia brillante in cui si ride molto e si riflette sulla nostra società, dove gli individui sono sempre più soli e si affidano a chi dà loro un po’ d’ascolto. I luoghi di incontro sono quelli casuali dove si ritrova l’umanità e la condivisione che si vorrebbe nella vita quotidiana. [deborah ferrucci]