Le mattine dieci alle quattro
Autore: Luca De Bei Traduzione:
Regia: Luca De Bei
Scene: Francesco Ghisu Costumi: Sandra Cardini
Suono: Marco Schiavoni Luci: Alessandro Carletti
Produzione: Artisti Riuniti e NoirDesir.it
Interpreti: Federica Bern, Riccardo Bocci, Alessandro Casula
Anno di produzione: 2009 Genere: drammatico
In scena: fino al 31 genaio alla SalaUno di Roma

L’autobus passa tutte Le mattine dieci alle quattro e accoglie nel freddo del mattino una ragazza (Federica Bern) insonnolita e poco desiderosa di andare al lavoro come donna delle pulizie e due giovani (Riccardo Bocci e Alessandro Casula), diretti al cantiere dove un caporale li sfrutta per pochi euro al giorno.
Tra i tre ragazzi si crea involontariamente un collegamento, sarà l’orario insolito che offre lo spunto per scambiare due chiacchiere o dipende dal fatto che i due italiani (l’altro è uno straniero, immigrato rumeno) si conoscevano ai tempi del liceo. Ma solo la ragazza se ne ricorda del bel ‘principe’, il compagno desiderato da tutte le ragazze della scuola. Tra i due connazionali scocca la scintilla: l’appuntamento mattutino diventa un’occasione inperdibile per vedersi e riscaldarsi, prima con le parole, poi con gli abbracci, nell’attesa che ci si possa incontrare in orari più umani, reali, magari di domenica. Ma la vita riserva sorprese amare, soprattutto quando il lavoro è in nero, precario e ricco di pericoli se non si è dormito abbastanza per rimanere lucidi e svegli…
Luca De Bei regala al pubblico uno spettacolo fresco, fatto di dialoghi credibili nel dialetto romano e di battute innocenti, scegliendo una sola scena per delimitare lo spazio recitativo. Ma al suo interno vi aggiunge il forte rumore dell’arrivo dell’autobus: due fari che illuminano il palcoscenico avvolto nella nebbia e le luci rosse della frenata. La finzione dell’entrata del mezzo di trasporto sul palcoscenico, scandisce e arricchisce la sensazione di ineluttabilità della vicenda.
Lo spettacolo, finalista al premio “Enrico Maria Salerno per la drammaturgia” 2007, tratta il tema delle morti bianche con coscienza e insieme dolcezza, attraverso lo sguardo innocente di due ventenni innamorati e un rumeno che per un incidente sul lavoro rimane claudicante a vita. [valentina venturi]


| 2011 |