La matematica sentimentale
Autore: Pierpaolo Palladino, Fabio Rinaldi, Roberto Silvestri
Regia: Cristina Aubry
Scene: -------------------------------------
Luci: ---------------------------------------
Musica: -----------------------------
Produzione: Cubatea srl e Associazione Culturale Racconti Teatrali
Interpreti: Pierpaolo Palladino
Anno di produzione: --------- Genere: monologo

In scena: in turnè | video dello spettacolo |

Al teatro dell'orologio si parla di “La matematica sentimentale”. Sulla scena un unico attore (e regista), Pierpaolo Palladino. Come scenografia una lavagna e pochi altri oggetti. Quello che potrebbe sembrare in un primo momento un monologo, si trasforma in una vera e propria prova d'attore. Al centro della vicenda c'è infatti Lorenzo, uno studente iscrittosi ad ingegneria solo per non tradire le aspettative del padre e del nonno, ingegneri prima di lui. Palladino, però, non si cala solamente nei panni del ragazzo, ma anche in quelli di altri personaggi, facendo dimenticare allo spettatore che ci sia uno solo l'interprete. Dalla voce dell'attore si “palesano” l’amico partenopeo Rocco, il padre ingegnere per stirpe e il professor Fava. Quest'ultimo incarna la figura del tipico professore sadico e saccente, con cui tutti abbiamo dovuto avere a che fare almeno una volta nella vita. L'alter ego di Fava è però il professor Primo, docente che ha il merito di far trasformare, agli occhi di Lorenzo, la matematica. Da sterile sequenza di numeri e grafici, comprensibili quanto un geroglifico, la materia si trasforma in “disegno di un pensiero”. È Primo a fa capire a Lorenzo che non è più tanto importante trovare la soluzione dei problemi, quanto il ragionamento stesso che porta alla soluzione. Fava e Primo: Nomen omen!

Così la matematica apre la mente dello studente, diventando un modo di pensare e soprattutto vedere le cose. Tra i vari spunti di riflessione e domande come: “Può un algoritmo spiegare il senso della vita e soprattutto dell’amore?”, si passa alla concretezza del quotidiano. Al punto che da essere innamorato di due ragazze, Lorenzo finisce per essere innamorato della matematica. Da cornice e contrappunto al testo, l'azzeccata scelta musicale dello spettacolo. Le canzoni selezionate riflettono il periodo in cui è ambientata la vicenda. Dagli anni 70 di Janis Joplin, dei Jethro Tull e dei Pink Floyd agli anni Ottanta degli U2. Perfetta è infine “More Than This” dei Roxi Music.
Uno spettacolo a dir poco godibile.
[sara pennisi]

| 2010 |