Marx a Roma
Autore: Howard Zinn 
Traduzione e adattamento: Andrea Grignolio
Regia: Giancarlo Nanni
Luci
Costumi:
Produzione: TSI La Fabbrica dell’Attore
Interpreti: Graziano Piazza, Francesca Fava
Anno di produzione: 2007 Genere: drammatico
In scena: 7 e 8 ottobre 2009 | Teatro Vascello | Roma
 
Torna al teatro Vascello la messa in scena di un testo dello storico americano Howard Zinn, nato nel 1922.
Icona della sinistra americana, amico di Noam Chomsky, teorico della controinformazione e attivo nei movimenti per i diritti civili, Zinn è autore della fondamentale
A People’s History of the United States pubblicata anche in Italia. L’allestimento è impostato in modo insolito: Giancarlo Nanni imposta il dialogo in una forma antiteatrale tipica degli anni in cui Marx teorizzava e intellettuali, politici, borghesi si confrontavano tra loro chiacchierando in un bar. Dal 28 febbraio al 1 aprile è perciò di scena Marx a Roma, interpretato da Renato Scarpa nei panni di Karl Marx e da Francesca Fava che ha il ruolo della moglie Jenny. Il testo è tratto da “Marx a Soho”, di Howard Zinn. La regia è curata da Giancarlo Nanni. Questa è la vicenda: inviato per errore a New York, invece che nel quartiere di Londra dove aveva vissuto, Karl Marx torna in terra per spiegare le sue ragioni. Il suo stato d’animo è cambiato: ora è malinconico e sarcastico, portato al ricordo e disincantato commentatore dei trionfi del capitalismo contemporaneo ma anche di come è stato realizzato il socialismo. Il suo ritorno implica la necessita di porre una domanda retorica, ma poi non troppo. “Perché mai da più di un secolo tutti sentono il bisogno di ripetere che le sue idee sono morte?”.
Il filosofo Howard Zinn è stato in grado di unire un’attenta conoscenza della biografia di Marx a una brillante vena polemica. Con uno scopo ben definito: illuminare “il suo tempo e il posto che Marx vi occupava, ma il nostro tempo e il posto che vi occupiamo noi”.
[valentina venturi]