Last Minute
Autore: Adriano Bennicelli
Regia: Michele La Ginestra
Scene: Opusincertum
Luci: Alessio Manuali
Musica: ------------------------
Produzione: Bis srl, Ass. Cult Michele La Ginestra
Interpreti: Tiko Rossi Vairo, Walter Caputi, Marzia Turcato, Luigi Pietrosanti, Ermenegildo Marciante, Marco Zadra
Anno di produzione: 2007 Genere: commedia
In scena: sino al 9 dicembre, Teatro 7, via Benevento, 23 00162 Roma, Tel.: 06 442.36.382 Fax: 06 440.30.15
Sei attori sulla scena; dialoghi con passeggeri immaginari; frasi tratte da brani musicali ad hoc; una sola donna sul palco; regia di Michele La Ginestra. Questo variegato composto è allestito fino al 9 dicembre al Teatro Sette di Roma (via Benevento, 23), nello spettacolo Last Minute.
“Riuscire a far divertire, senza rinunciare a dire anche quello che, obiettivamente, non fa ridere!”. Lo dichiara il regista e lo conferma Marzia Turcato, unico elemento del gentil sesso. L’abbiamo incontrata per scoprire i segreti della commedia scritta da Adriano Bennicelli.

Un aereo è in volo verso la Thailandia. Oltre all’equipaggio, sta viaggiando varia umanità: dal comunista più radicale, all’immobiliarista in carriera, fino al macellaio. Ci parli del suo personaggio.
Sono Carmen, un’hostess nevrotica, single e dal cuore d’oro. Nel lavoro seguo una personalissima filosofia di vita: scelgo i passeggeri meritevoli di rimanere in vita, perché a mio avviso utili alla conservazione del genere umano e li faccio accomodare vicino l’uscita d’emergenza. Con la coppia prescelta – immaginaria – decido di trascorrere una vacanza nel villaggio thailandese. Qui per caso incontro il comandante e…

Giusto, lasciamo al pubblico il piacere della visione. Parliamo del testo: come lo definirebbe?
Un affresco di tipologie umane che capisce a proprie spese, l’importanza di saper cogliere l’attimo. È un invito a vivere bene. Acquistare un biglietto Last Minute è utile, ma è meglio se si compra quello della vita.

Sul palcoscenico è l’unica donna. Nella sua storia professionale ci sono spettacoli e performance come “Diario di una deficiente”, “Olletsac” e “!pAzzle”, proposti con la sua compagnia teatrale Gli uscita di emergenza, al fianco di Rosalba Battaglia e Cristiano Leopardi. Che effetto le fa essere “da sola”?
Mi piace. Il testo mette alla prova la mia esperienza. Non ci sono scene di gruppo, sono soprattutto monologhi: coinvolgenti, ma difficili. Nei momenti di pausa tra un brano e l’altro, la tensione recitativa s’interrompe, si spezza. È una vera sfida mantenere alta la concentrazione e l’attenzione del pubblico. Sul gruppo di lavoro (in scena ci sono Marco Zadra, Tiko Rossi Vairo, Walter Caputi, Luigi Pietrosanti e Ermenegildo Marciante, ndr.), non ho dubbi: è ben amalgamato. Sono abituata a lavorare con il corpo e la voce; spesso e volentieri uso il martello per montare le scene. Qui, essendo l’unica donna, al massimo mi passano la sparapunti: una pacchia!

Michele La Ginestra, noto attore, cura la regia di “Last Minute”. È utile avere un regista che comprende cosa significhi essere “dall’altra parte”?
È fondamentale. Grazie alla sua esperienza, sa capire in un istante le difficoltà che possono presentarsi, adatta il testo alla scena e ti conduce al risultato finale con pazienza e consapevolezza.

Che ruolo riveste la musica?
All’inizio e alla fine della commedia viene proposto un mix musicale con citazioni musicali. Queste frasi sono ripetute dai personaggi, ma in modo curioso. La platea gioca con i personaggi: chissà se riesce a riconoscere la provenienza di determinate frasi. A Carmen, da brava romantica, spetta “Forse non lo sai, ma pure questo è amore”.

Perché il pubblico dovrebbe venire al Teatro Sette?
Per godere di uno spettacolo piacevole, buffo, che parla delle nevrosi umane. Con un monito: a volte è il caso di cogliere “al volo” le occasioni che ci capitano, senza rifletterci troppo.

Uno spettacolo che sembra un film! Fatto di flash e di continui cambi di scena...Una varietà di personaggi che permette di spaziare nei meandri dell’umanità e di sorridere delle nostre piccolezze. Gli attori si mettono al servizio del testo per far rivivere, attraverso le parole, immagini di luoghi e situazioni lontane da noi. La sfida è “Un affresco delle tipologie umane”
[valentina venturi]