Gomorra
Autore: Roberto Saviano, Mario Gelardi
Regia: Mario Gelardi
Scene: Roberto Crea Costumi: Roberta Nicodemo
Musica: Francesco Forni Luci:
Compagnia: Teatro Stabile Mercadante di Napoli
Interpreti: Ivan Castiglione (Roberto), Francesco Di Leva (Pikachu), Giuseppe Gaudino (Mariano), Giuseppe Miale di Mauro (Stakeholder) Adriano Pantaleo (Kit Kat), Ernesto Mahieux (Pasquale)
Anno di produzione: 2008 Genere: dramma
In scena: in turnè

Il teatro prima del libro e, nel teatro, l’autore accanto ai suoi personaggi. Queste le caratteristiche di Gomorra spettacolo che ha debuttato al Teatro Ambra Jovinelli di Roma lo scorso 3 febbraio e che si appresta a proseguire una lunga tournèe in giro per l’Italia.
Il progetto teatrale è snello e agile e il pubblico non può che restare coinvolto dalle storie raccontate. Gli ideatori della trasposizione teatrale Mario Gelardi e Ivan Castiglione hanno davanti un testo complesso, ancora non dato alle stampe ma del quale intuiscono il potenziale comunicativo. La scelta dei personaggi e delle storie è stata, infatti, molto difficile perché “le storie di Gomorra sono talmente tante, e soprattutto così drammaturgicamente interessanti, che ci è stato chiaro fin dall’inizio – sostengono i due autori – che sarebbe stato impossibile racchiuderle in un unico spettacolo”.
Alla fine la scelta è caduta sulle vite più “necessarie“ da raccontare. Ed ecco i cinque personaggi: Pasquale, Mariano, Pikachu, Kit Kat e lo Stakeholder. Accanto ad essi se n’è presto aggiunto un sesto, di raccordo: lo stesso Roberto Saviano interpretato dal bravissimo Ivan Castiglione, che riproduce lo stile e le movenze dello scrittore, compreso il gesto di toccarsi, quasi come fosse un intercalare nel fare del discorso, il sopracciglio sinistro.
Gli attori si muovono agilmente sulla fredda scenografia di Roberto Crea: una città in continuo divenire e disgregarsi, simboleggiata da impalcature sotto e intorno alle quali la storia segue il suo corso. In evidenza le atrocità compiute dai protagonisti, e rappresentate su due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca le mani direttamente, che coordina a distanza e che ha interessi in tutto il mondo. Le vite del sarto Pasquale (Ernesto Mahieux), di Mariano, il laureato con la passione per i kalasnikov (Giuseppe Gaudino), dell’arrogante spacciatore Pikachu (Francesco Di Leva), di Kit Kat, la sentinella dei clan (Adriano Pantaleo) e dello Stakeholder, il mediatore che smaltisce i rifiuti tossici (Giuseppe Miale di Mauro) sono accompagnate dalla musica e dalle sonorità di Francesco Forni sulle quali l’occhio scrutatore dello scrittore e giornalista Saviano si posa, per sottolineare o illuminare squarci di vita.
Risultato è uno spettacolo dal ritmo sostenuto grazie ai rapidi cambi di scena che, nonostante qualche pecca recitativa, conquista emotivamente lo spettatore. [patrizia vitrugno]