Figlie di Sherazade – raccontare per salvarsi la vita
Autore: Chiara Casarico, Tiziana Scrocca Adattamento:
Regia: Chiara Casarico, Tiziana Scrocca
Scene: Franca D’Angelo Luci:
Costumi: Musica: Rosie Wiederkher, Ruth Bieri
Produzione: ilNaufragarMèDolce
Interpreti: Chiara Casarico, Tiziana Scrocca
Anno di produzione: Genere:
In scena: mercoledì 1 aprile 2009 | Teatro Quarticciolo, Roma, via ostuni 8 |info 0698951725

Lo spettacolo in scena al Piccolo Jovinelli Figlie di Sherazade – raccontare per salvarsi la vita è stato finalista al “Premio Ustica” per il teatro di Impegno Civile 2007; ha ottenuto il Premio Radio Rai “Microfono di Cristallo” nel 2007; nello stesso anno ha raggiunto la finale al Festival Internazionale di Teatro PAN a Lugano ed è inserito nell’anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti.
Le autrici Chiara Casarico e Tiziana Scrocca hanno realizzato un testo imperniato su due drammi personali che assurgono a simbolo delle sofferenze appartenenti ad alcuni popoli. Mettono a disposizione i loro occhi, le mani, gli sguardi e le voci per la storia di Zoya nata a Kabul 1978, orfana e rifugiata in Pakistan e di Aysha, nata a Berlino 1981 da genitori turchi che si ribella alla cultura dei genitori innamorandosi di un ragazzo tedesco.
Figlie di Sherazade – raccontare per salvarsi la vita è la storia vera di due giovani donne che si raccontano affinché altre figlie d’Eva possano un giorno vivere in condizioni migliori. Oltre alla scenografia, basata su luci ed ombre create dalle proiezioni video e fortemente funzionale, le musiche amplificano i racconti, dando ancor maggiore realismo alla storia delle due donne. Realizzate appositamente Figlie di Sherazade – raccontare per salvarsi la vita, sono cantate da Rosie Wiederkehr – del noto gruppo Agricantus e scritte con la collaborazione di Ruth Bieri, tastierista e compositrice svizzera, nonché fondatrice della prima scuola musicale femminile in Europa (Zurigo). Uno spettacolo intenso, che trasmette il bisogno di comunicare e di raccontarsi, per superare i pregiudizi e le violenze.
[la redazione]