Far West Story
Autore: Claudio Greg Gregori Adattamento:
Regia: Claudio Gregori, Lillo Petrolo
Scene: Costumi:
Musica: Attilio di Giovanni e Greg Gregori Luci:
Produzione: AB Management srl
Interpreti: Claudio Gregari, Lillo Petrolo, Virginia Raffaele, Valentina Paoletti, Stefano Frosi, Simone Colombari
Anno di produzione: 2009 Genere: commedia
In scena: fino all'8 marzo al Teatro Brancaccio

La consolidata coppia composta dai romani Lillo & Greg ha abituato il suo fedele pubblico alla messa in scena di parodie tra le più disparate, che siano televisive, radiofoniche o teatrale.
Ora, con lo spettacolo Far West Story al Brancaccio fino all’8 marzo, aggiungono alla lista il genere Western, che mancava all’appello.
Tutto ha inizio quando un anziano vedovo, padre di due figlie, rivela loro di essere in possesso della metà di una mappa, che nasconde il nascondiglio di un bottino. Il malloppo proviene da una rapina ad un treno, compiuta anni prima per mano di due amici. Il pezzo mancante ora è nelle mani di un fuorilegge che tiene sotto scacco l’intera cittadina; per poter entrare in possesso dell’oro, il fuorilegge uccide il vecchio mandriano e fa ricadere la colpa su un pistolero di passaggio, Maurizio Colt (Lillo). Questi era in viaggio con il compare Gallarate Kid (Greg), che aiuterà “Pistooola” ad uscire di prigione, a mettere il vero assassino alla gogna e a far tornare la libertà nella cittadina (di fumare nel saloon, ad esempio!).
Nella vicenda ci sono tutti gli stereotipi propri del genere: lo sceriffo, il proprietario del Saloon con la prostituta (amante degli scherzi), il pianista (che rischia di venire ferito se si stacca un pezzo del cartello), i giocatori di poker (in versione grande schermo), i pistoleri ed il vecchietto cercatore d’oro.
La vera innovazione scenografica ed insieme recitativa, è la presenza di un mega schermo, attraverso il quale i protagonisti entrano ed escono, creando uno sdoppiamento degli attori/personaggi tra duetti preregistrati e interpreti in carne e ossa.
Spettacolo piacevole quello proposto dal teatro diretto artisticamente da Maurizio Costanza, ma con qualche difetto da non tralasciare. Primo su tutti l’aver deciso di riproporre pedissequamente la fortunata idea del dvd interattivo, purtroppo già presente ne La baita degli spettri. Secondo difetto, che spezza la pur labile consequenzialità della storia, sono i continui cambi di scena, talmente numerosi da far pensare ad una concatenazione di sketch e scenette, più che ad uno testo con un inizio e una fine. [valentina venturi]