I dolori del Giovane Wertmuller - Fregnacce e musica
Autore: Gianni Clementi Traduzione:
Regia: Gianni Clementi, Massimo Wertmuller
Aiuto regia : Alice Guidi Fonico: Livio Spataro
Organizzazione: Ottavio Cialone Musica: Marco Sutera, Giorgio Marsili
Produzione: Sala Umberto Produzioni
Interpreti: Pasquale Anselmo (voce fuori campo), Massimo Wertmuller, Polyester Quintet: Stefano Bari, Gianluca Mancini, Giorgio Marsili, Piergiorgio Pirro, Giovanni Todaro;
Anno di produzione: 2008 Genere: monologo
In scena: fino all'8 novembre al teatro Sala Umberto di Roma

Prova d’attore per Massimo Wertmuller, chiamato a reggere sulle sue spalle uno spettacolo a metà strada tra il one-man-show ed il teatro canzone di Giorgio Gaber.
I dolori del giovane Wertmuller è una “dichiarazione di guerra” a Roma e alla sua lingua, fatta da un suo cittadino, un suo figlio. Roma, città multietnica, sempre in bilico fra cinismo e generosità, fra disincanto e commozione.
Lo spettacolo si apre su una divertente ricognizione sull'origine dell’homo romanus, a partire dalla scimmia, suo lontanissimo antenato, per passare alle successive evoluzioni: dall’homo erectus alle diverse specie in conflitto tra di loro come l’homo tiburtinus, l’homo prenestinus, l’homo casilinus e l’homo torpignattanus. Evoluzioni assai diverse, ma destinate a convergere nell’attualissimo homo anularis, che passa il suo tempo seduto in macchina a percorrere quel grande 'trattus' stradale meglio conosciuto come GRA.
Wertmuller “faccia di gomma” e verve che ricorda il grande Alberto Sordi (in alcuni passaggi sin troppo), cattura la platea ridendo dei difetti più tipici della natura romana, in un finto “processo di dimissioni da cittadino romano” che in realtà non fa altro che rinforzare, sketch dopo sketch, canzone dopo canzone, stornello dopo stornello sempre ben coadiuvato dalla jazz band Polyester Quintet.
Un viaggio nella romanità che in alcuni passaggi manca di leggerezza e sintesi per la voglia, forse di strafare, di mettere tutto e di più. Fino all’omaggio ad uno dei figli più controversi e discussi di Roma: PierPaolo Pasolini rievocando una Roma che i giovani non hanno mai conosciuto di persona e che i vecchi ancora ricordano con commozione.
I dolori del giovane Wertmuller è un viaggio intimo, a volte sfrontato, alla ricerca delle proprie origini, nel tentativo continuo di arrivare ad essere persino divertenti.
[fabio melandri]


   
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