Comincio da mia nonna
Autore: Isa Bellini Adattamento:

Regia: Walter Manfrè

Scene: Costumi:
Musica: Lucio Gregoretti Luci:
Produzione:
Interpreti: Isa Bellini, Andrea Brunori (pianoforte)
Anno di produzione: 2009 Genere: monologo
In scena: fino al 10 aprile al Teatro Argot | Via Natale del Grande, 27 – Roma | Info e prenotazioni
06.5898111

Il teatro Argot ospita fino al 10 aprile Isa Bellini con lo spettacolo Comincio da mia nonna. Tra chiacchiere, canzoni, cognac e tante risate, l’ironica signora classe 1922 ci parla del tempo andato, quando ancora si chiamava Isabella Calò (nome ebraico cambiato in epoca di leggi razziali).
Con garbo e commozione, attraverso gli occhi di una Isabella bambina, l’attrice Isa trascina il pubblico in uno dei momenti più drammatici e vitali della nostra storia. Proprio da sua nonna prende spunto l’avvincente saga di una famiglia numerosa e alquanto variopinta. Le foto d’epoca scorrono lente, accompagnate dai racconti dell’affascinante Isa: la nonna dall’aspetto imperiale e dal dialetto pugliese vivo ed energico; il nonno, “signore” elegante e discreto, talmente discreto da impegnare tutto il tempo libero ad aggiustare orologi. Piccoli, incantevoli spaccati di una vita che fu, di una famiglia che emigra in Francia negli anni ’20, con tutti i problemi propri degli emigranti. La Bellini prosegue rivivendo il ritorno in Italia, in una realtà ben diversa da quella lasciata, fino ad arrivare alle prime esperienze di cantante tra le file degli artisti EIAR, a cui fanno seguito tante compagnie di avanspettacolo accanto ad artisti come i fratelli De Rege, Odoardo Spadaro, Totò, Anna Magnani, Alberto Rabagliati, Renato Rascel e Walter Chiari. E tra uno spettacolo e l’altro, tra un aneddoto di scena e uno di vita quotidiana, la Bellini trasmette l’angoscia della guerra con piccole e veloci pennellate, così intense da congelare l’aria raccolta del teatro, che per due ore si trasforma in un accogliente salotto pieno di vita vissuta.
Uno spettacolo intimo e allegro, rivolto al passato ma con uno sguardo tenero e scanzonato verso il presente e il futuro, marcato dall’inconfondibile voce della Bellini doppiatrice di tante grandi attrici da Katharine Hepburn, a Shelley Winters, a Dominique Blanchar, solo per citarne alcune. [alessandra pistolese]