Casa di bambole (ovvero bambole di casa)
Autore: Alessandro Trigona, Antonella Dell’Ariccia
Regia: Andrea Baracco
Interpreti: Antonella Dell’Ariccia, Arianna Gaudio, Livia Castiglioni
Anno di produzione: 2008 Genere:
In scena: fino al 16 novembre al Teatro Lo Spazio di Roma, via Locri, 42-44

Nella vita di ogni donna c’è un passo che cambia definitivamente il corso degli eventi: l’abbandono delle bambole. Inconsapevolmente, si dice loro addio nell’attimo stesso in cui le si prende in mano e non si sa più cosa farsene. Lo spettacolo messo in scena al Teatro Lo Spazio di Roma parla anche di questo. Casa di bambole (ovvero bambole di casa), scritto da Alessandro Trigona e Antonella Dell’Ariccia, quest’ultima anche interprete di una svampita e diabolica Barbie, ha vinto lo scorso marzo il Premio “Schegge d'Autore – miglior regia” ed è ora riproposto in versione più corposa e arricchita.
Barbie, Midge e Skipper sono tre bambole. Barbie è l’esempio della donna perfetta: “Solo un filo di trucco, solo un filo di perle e nemmeno un filo di cellulite”. Accanto a lei c’è la bruna Midge (Arianna Gaudio) sua amica del cuore, in dolce attesa di due gemellini e che non disdegna le attenzioni di Big Jim. Infine c’è Skipper (Livia Castiglioni), sorella minore di Barbie sui generis, non più la dolce adolescente dell’immaginario collettivo, ma aggressiva e piagnucolona, un po’ come le odierne ragazzine.
Il quadro è completato dal “rosa mondo di Barbie”: parrucche, vestiti all’ultima moda, super accessori. Barbie racconta la sua vita di bambola: c’è chi le fa il bagno, chi la acquista solo per tagliarle i capelli, chi la costringe a improvvisati e imbarazzanti giochi erotici (non solo con Ken che, per inciso, risulta anche essere più attratto da Big Jim). Un mondo dei sogni ribaltato, una prospettiva differente dove ogni oggetto perde di magia, per diventare un gioco “cattivo”.
Il regista riesce a creare i personaggi dando loro vita indipendente, regalando siparietti piacevoli senza lasciare nulla al caso: belle le musiche, “rosa” al punto giusto costumi e scena. Si entra nel mondo di Barbie, pilota indomita di macchine sportive o di aerei privati e proprietaria di camper decorati a fiori, per arrivare a scoprire che Barbie in realtà non è un bambola, ma un pezzo della nostra esistenza. E ciò che stupisce è che questo tassello non è più così “rosa”. Finale a sorpresa fino al 16 novembre.
[patrizia vitrugno]