BAR SOTTO IL MARE
Autore: Stefano Benni
Regia: Giorgio Gallione
Scene: Guido Fiorato
Costumi: Guido Fiorato
Musiche: Paolo Silvestri
Luci: Aldo Mantovani
Produzione: teatro Archivolto
Interpreti: Fabio De Luigi
Anno di produzione: 2004 Genere: monologo
In scena: 20-25 febbraio | Teatro Ambra Jovinelli | Roma
Tutto ha inizio nel 1987, con l’omonima raccolta di racconti di Stefano Benni. Nel 2007, dopo vent’anni la risposta è a teatro, dove è stato allestito uno spettacolo, basato proprio su quelle storie fantasiose e fantastiche. Basta un solo attore sulla scena per renderle tangibili, ma deve essere in grado di far viaggiare lo spettatore con la fantasia. Fabio De Luigi è quell’attore. La sua poliedricità è nota grazie ai personaggi che inventa in televisione. A teatro il gioco si fa serio, quando si è sul palco non ci si può più fermare: il Bar sotto il mare è uno spettacolo composto da un monologo di un’ora e 45 minuti senza interruzioni o pause.
Un uomo, gli straccati rossi, qualche cambiamento scenografico e tante parole, amplificate dalla mimica e dalla capacità di modulare la voce a seconda del personaggio che si sta descrivendo. Questo è lo show, ma anche molto di più. Ecco infatti Pronto Soccorso e Beauty Case, assieme al Folle Lupo Solitario in cerca di Cappuccetto Nero (compaiono anche brani tratti da “Terra”, “Ballate”, “Bar sport” e “Stranalandia”). Tutti rivivono in scena grazie all’omerico narratore De Luigi. Le scene sono semplici ma suggestive: come dei flut di plastica annodati lungo dei fili che danno la sensazione di un locale per bene.
Che gli avventori del locale si reputino avvisati: “Tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti del barista, dell’uomo con la gardenia, della sirena, del mezzo marinaio, dell’uomo invisibile, della vamp e degli altri misteriosi avventori”.
[valentina venturi]