La baita degli spettri
Autore: Claudio 'Greg' Gregori
Regia: Greg & Lillo
Scene: Massimiliano Mereu
Costumi: Mara Scoccia, Marina Sarubbo
Musica: Claudio Gregari, Attilio Di Giovanni
Produzione: Marsiliniziative
Interpreti: Greg, Lillo, Simone Colombari, Lorenzo Gioielli, Valentina Paletti, Virginia Raffaele
Anno di produzione: 2007 Genere: commedia
In scena: teatro Vittoria, Piazza Santa Maria Liberatrice 10, dal 5 al 24 febbraio.
Note: 06.5740170. Lunedì 10/13 – 16/19. Da martedì a sabato 10/19, dalle ore 20 per la vendita dello spettacolo serale. Domenica 10/13 – dalle ore 16 per vendita biglietti dello spettacolo pomeridiano.

Dopo l’enorme successo ottenuto nella passata stagione alla Sala Umberto, con la considerevole cifra di venticinque mila spettatori, torna l’affiatata coppia di musicisti, attori e conduttori radiofonici Lillo & Greg con il testo teatrale La baita degli spettri, scritto da quest’ultimo e diretto da entrambi, fino al 24 febbraio.
Una parodia? Una raccolta di boutade? Un’ironica rivisitazione del cinema horror? La versione teatrale dei contenuti speciali presenti nei Dvd? Un esercizio di stile per i front man di “Latte e i suoi derivati”? Al teatro Vittoria per due ore circa accade tutto questo e molto altro.
La trama prende spunto dalla più classica storia dei film horror: cinque ragazzi trascorrono alcuni giorni di vacanza, completamente isolati nel bosco. Purtroppo per loro la baita che hanno affittato a soli 150 euro a settimana, è maledetta. Si narra che il fantasma di un maniaco criminale, che nel 1969 uccise altri cinque ragazzi, si aggiri ancora tra quelle mura. La presenza di un solitario imbalsamatore di animali, poi, non aiuta a calmare gli animi.
Questo è il canovaccio su cui prendono forma sferzanti prese in giro del genere e dei meccanismi dei thriller. Ecco perché secondo Lillo l’urlo di donna ha ancora la sua validità, o la difficoltà per Valentina di ascoltare la verità sui rumori sospetti che avvolgono la casa, o la necessità dell’imbalsamatore “Grugno” di bloccarsi senza un perché... Non può mancare il repertorio di seghe elettriche, rumori spaventosi, telefonate minatorie, doppie personalità e segreti da nascondere.
Un divertentissimo gioco al massacro, per un genere che a teatro di rado viene messo in scena, e meno che mai come parodia. La storia serve a dare l’avvio a sketch e a continui spezzettamenti della tensione narrativa.
A tutto questo si aggiunge l’interattività: invece di essere in teatro, lo spettatore si ritrova dentro il menu di un Dvd. Prima cosa da fare? Sceglie la lingua del film. Se si inizia la visione con quella sbagliata, magari tedesco, non resta altro che tornare al menù interattivo... La quarta parete scompare, l’istituzionalità teatrale deve essere messa da parte, dimenticata.
“La commedia in due atti e cinque cadute di tono” – attenzione all’allarme! – si chiude come un inserto speciale: gli errori, i provini, gli effetti speciali, le scene tagliate, le interviste e il backstage. Quello che appare nei film, il making off, viene riproposto in scena, compresa l’intervista agli autori americani – doppiati – che hanno realizzato l’opera e che svelano i retroscena dello spettacolo.
Greg & Lillo offrono il meglio del loro repertorio, coadiuvati da attori ben affiatati, in grado di tenere alto il livello d’attenzione. In “The Baita” gli attrezzi del mestiere vengono stravolti, mettendo a nudo le convenzioni cinematografiche e teatrale. “Ci sembrava un’intuizione interessante – dichiara Lillo, colui che non porta rancore… - se non altro perché così avremo la possibilità d’improvvisare ogni sera come più ci diverte, con la possibilità di far durare il tutto magari più dello spettacolo stesso, a seconda di come risponderà il pubblico”.
[valentina venturi]