Le scelte del Grido
[a cura di simone pacini]
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Il 2009 romano a teatro s’inaugura con due grandi ospiti dall’Inghilterra: il regista Peter Brook e l’attore Steven Berkoff con le loro ultime creazioni. Dalla Lituania invece arriva Oskaras Korsunovas, regista considerato il nuovo Nekrosius e già in scena all’Argentina negli ultimi anni. Inoltre, il collettivo romano Santasangre, reduce dai successi a Romaeuropa, ripropone la sua ultima creazione. C’è grande attesa, infine, per l’arrivo a Roma di Ugo Chiti col testo – da lui scritto e diretto; interpretato dalla sua compagnia – vincitore dell’ultima edizione del Premio Riccione.

16 – 18 gennaio Teatro Palladium
WARUM WARUM
una ricerca teatrale di Peter Brook
con Miriam Goldschmidt
musica Francesco Agnello
testo Peter Brook, Marie-Hélène Estienne
basato su testi di Antonin Artaud, Edward Gordon Craig, Charles Dullin, Wsewolod Emiljewitsch Meyerhold, Zeami Motokiyo e di William Shakespeare
regia Peter Brook
produzione Schauspielhauses Zürich

Sin dalla metà del Novecento Peter Brook appartiene ai più autorevoli creatori teatrali a livello mondiale. Il suo ultimo progetto Warum Warum fa parte di una serie di lavori di ricerca ed è il secondo spettacolo in lingua tedesca. Insieme all'attrice Miriam Goldschmidt indaga nel cuore del processo creativo del teatro. Il punto di partenza sono i testi di alcuni dei più importanti fondatori del teatro moderno: Meyerhold, Craig, Dullin, Artaud. Ma si avvertono anche echi di Zeami Motokiyo, uno dei maestri del Nÿ-teatro giapponese e naturalmente di Shakespeare, al quale Brook fa sempre riferimento. La drammaturgia è un montaggio di testi dei suddetti autori ed artisti. Il regista mostra il processo artistico come percorso di un continuo dubitare e domandare, nello scambio tra attore e pubblico: Perché? Perché? Peter Brook non dà dimostrazioni, né espon teorie. Il suo obiettivo è esortare e scuotere: “L'essenziale è risvegliare ciò che è vivo”.
http://www.teatro-palladium.it/

17 e 18 gennaio Teatro Arvalia
INSULTI AL PUBBLICO
di Peter Handke
regia Fabrizio Arcuri
con Daria Deflorian, Pieraldo Girotto
produzione Accademia degli Artefatti

Scheda dello spettacolo: http://www.artefatti.org/news/texts/Insulti_Sala.pdf
http://www.teatroarvalia.it/

20 gennaio – 8 febbraio Teatro Eliseo
Giuliana Lojodice
LE CONVERSAZIONI DI ANNA K.
liberamente ispirato a La metamorfosi di Franz Kafka
testo e regia Ugo Chiti
produzione Teatro Eliseo / Arca Azzurra Teatro

Le conversazioni di Anna K, testo vincitore del 49° Premio Riccione per il Teatro, attingono alla Metamorfosi di Kafka (uno dei più perfetti ed emblematici racconti del Novecento), senza però esserne l’adattamento teatrale. Anna è l’anziana vedova che la famiglia Sansa assume come donna tutto fare, dopo quanto accaduto a Gregorio. Una figura appena accennata ma puntuale in vari snodi del racconto. Ed è proprio questa “presenza sottintesa” che rende affascinante l’ipotesi di assumerla come punto di osservazione per l’intera vicenda. Inizialmente mostra un carattere loquace, pieno di buona volontà, che gradualmente lascia intravedere un cuore ruvido e semplice, segnato da molte ferite e capace di relazionarsi con tutti i personaggi dell’insolito “dramma familiare”. Anna cambia le prospettive più private del racconto e, nello stesso tempo, interagisce con le dinamiche del racconto con una personale affettività. Anna K. con la sua tenera e riduttiva visione del vivere diviene così sguardo amoroso, giaculatoria affettuosa che commenta e accompagna la “tragedia” di ogni diversità, come la condizione estrema del vivere accanto al dolore.
http://www.teatroeliseo.it/

20 – 25 gennaio rialtosantambrogio
Psicopompo Teatro
LA STRAVAGANZA
secondo capitolo dell’Eptalogia di Hieronymus Bosch
di Rafael Spregelburd
traduzione e regia: Manuela Cherubini
interprete: Simona Senzacqua
produzione Psicopompo Teatro

La Stravaganza è il secondo capitolo dell’Eptalogia di Hieronymus Bosch, di Rafael Spregelburd. I Sette Peccati Capitali sono migrati verso una delirante “cartografia” della morale, dove la ricerca del centro costituisce il motore di tutta l’indagine, disperata, sul divenire. “Dov’è la deviazione quando ormai non c’è un centro? E’ possibile la trasgressione quando non c’è una legge fondante?”. La Stravaganza è una forma di deviazione dalla legge dell’Ordine.
http://www.rialtosantambrogio.org/

20 gennaio - 8 febbraio Teatro Valle
Stefano Accorsi, Lucilla Morlacchi
IL DUBBIO
di John Patrick Shanley (Premio Pulitzer 2005)
traduzione Flavia Tolnay
adattamento Margaret Mazzantini
regia Sergio Castellitto
produzione Hurlyburly produzioni/Alien produzioni

Dal testo omonimo dell’eccellente sceneggiatore cinematografico John Patrick Shanley (Premio Pulitzer 2005 per la drammaturgia), Il dubbio porta in scena una tematica forte e attuale: quella della pedofilia in ambiente cattolico. Il tutto in un momento in cui l’assassinio di Kennedy intaccava il senso di sicurezza della nazione e il Concilio Vaticano II ridefiniva i rapporti fra clero e fedeli. In un’opera lucidissima eppure densa di pietà, il dramma si sviluppa non tanto sul tema dell’abuso, quanto intorno al sospetto, lasciando emergere la componente emotiva della storia. Il giovane padre Flynn cerca di dare alla scuola nuove e più umane sembianze; i suoi modi sono seducenti, è di bell’aspetto e vuole avvicinarsi ai suoi fedeli, essere parte della loro famiglia. Tutto questo finisce per suscitare gelosie e timori nella difficile realtà del Bronx, al punto che tutta quella “modernità” e la familiarità con la quale è accolto dalla comunità, quella devozione che anima la sua predica domenicale, incontrano la diffidenza di Suor Aloisia, dura e crudele nel sospettare di quell’uomo come di un pedofilo che ha abusato dell’unico ragazzino di colore della scuola parrocchiale.
http://www.teatrovalle.it/

21 e 22 gennaio Teatro Argentina
HAMLET
Regia Oskaras Korsunovas
Produzione OKT Vilnius City Theatre, Lituania

«Hamlet è l’opera più attuale dei nostri tempi – scrive Korsunovas - in un primo momento il dubbio di Amleto ci sembra assurdo. La nostra esistenza è così agiata e il futuro sembra quasi garantito ma il senso di sicurezza può essere molto pericoloso. In realtà il futuro deve essere trovato dentro ciascuno di noi e non in slogan politici o in annunci pubblicitari. Bisogna squarciare il velo che ci nasconde la vita, dobbiamo lacerare la nostra esistenza apparentemente sicura. Il passato sta ‘programmando’ il nostro futuro. Noi crediamo di essere sfuggiti agli orrori di ieri e cerchiamo di evitare le sfide di oggi e di domani. Abbiamo un profondo bisogno di auto analisi, per capire ciò che ci circonda e che decisioni prendere per vivere. Il mondo è diventato come Gertrude: troppo intelligente, troppo scaltro, troppo calcolatore. Le generazioni di oggi vivono in un’illusione erotizzata, femminile, di che cosa sia la realtà, li definirei la “Generazione di Gertrude”».
Nato nel 1969, Oskaras Korsunovas è uno dei giovani registi più interessanti della scena europea. Dal 1999 dirige l’OKT/Vilnius City Theatre un teatro indipendente che ha cercato un suo modo, originale, di comunicare con il pubblico attraverso un repertorio che affronta sia la drammaturgia contemporanea che i testi classici.
http://www.teatrodiroma.net/

23 – 25 gennaio Teatro Palladium
SEIGRADI
concerto per voce e musiche sintetiche
ideazione Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo
elaborazione video Diana Arbib, Luca Brinchi, Pasquale Tricoci
partitura ed elaborazione sonora Dario Salvagnini
corpo e voce Roberta Zanardo
visual designer 3d Piero Fragola
animazione acqua 3d Alessandro Rosa
costumi Maria Carmela Milano, Fiamma Benvignati
produzione Santasangre

Nato a Roma nel 2001, il collettivo Santasangre inizia il proprio percorso dalla contaminazione di linguaggi differenti. Dopo le prime esperienze realizzate nell’ambito della scena raver, i Santasangre trovano nel teatro il luogo ideale in cui realizzare un sincretismo espressivo che ha al centro del proprio interesse la materia-corpo nelle sue molteplici declinazioni. Lo spettacolo, presentato in prima nazionale a Romaeuropa Festival parte da una sentenza: con l’aumento di un grado della temperatura atmosferica, il mare sommergerebbe una parte del golfo del Bengala, con quattro gradi in più toccherebbe a Venezia e Saint Tropez, un incremento di sei gradi porterebbe alla desertificazione. L’avventura dell’ecosistema non è però vista con occhi scientifici o clinici, ma tramite un’emozionante teatralità misteriosa e affascinante: una messa in scena essenziale e minimalista che unisce in sé qualcosa di intensamente primitivo e di acutamente tecnologico. Il titolo “Concerto” allude al particolare lavoro di questa compagnia, ognuno dei componenti di Santasangre proviene da ambiti diversi. L’amalgama di linguaggi eterogenei come body art, video, musica, installazioni, scenografie elettroniche, ologrammi, sculture sonore e in movimento, avviene con una stratificazione accuratamente “concertata” delle risonanze intime di queste forme. Trailer
http://www.teatro-palladium.it/

24 e 25 gennaio Teatro Argentina
ONE MAN
di e con Steven Berkoff
produzione East Productions, Londra

La prima parte del monologo è la rivisitazione del famoso racconto di Edgar Allan Poe The Tell-Tale Heart (Il cuore rivelatore), una macabra e paurosa narrazione della vendetta omicida di un folle nei riguardi di un vicino avaro dagli occhi vitrei. Nella seconda parte Dog, Berkoff racconta un giorno di vita di un’altra strana bestia la cui energia cattura chi cerca di definirla ed esaminarla. “Un uomo ed il suo cane – scrive nelle note Berkoff - un pitbull, una di quelle creature di cui avevo letto o forse che mi sentivo obbligato ad “mandare giù” mentre sui giornali una carneficina si susseguiva ad un’altra e le bestie dilaniavano la carne di giovani innocenti. Sembrava andare di pari passo con la cultura nullafacente della classe operaia britannica quando la divisione tra le classi aumentava e si assisteva al decadimento del tessuto sociale. Andava di pari passo con i pub, l’ubriachezza smodata, il calcio e la xenofobia. Così, se volete, questa è una commedia in costume, recitata da un semplice guardiano schietto, forte, e lucido della moralità britannica. Il cane amplifica l’energia folle e priva di direzione del suo proprietario. Stranamente, le sue certezze non sono vaghe o confuse ma sono espresse con dedizione altruistica e con convinzione, la qual cosa lo rende disgustosamente attraente”.
Steven Berkoff è attore, regista e drammaturgo. Ha adattato per il teatro testi di Kafka, Poe e Wilde. In cinema ha lavorato in Arancia meccanica, 007 Octopussy – Operazione piovra e Beverly Hills Cop. I suoi monologhi teatrali sono stati rappresentati in tutto il mondo.
http://www.teatrodiroma.net/