THEATER – TEATRO 2008
La creatività italiana sui palcoscenici berlinesi

IV edizione - 24 ottobre | 26 novembre

THEATER-TEATRO, l’Autunno Teatrale Italiano a Berlino, giunge alla quarta edizione e dal 24 ottobre al 26 novembre porterà nei principali teatri della capitale tedesca 6 compagnie che rappresentano la vitalità della nostra scena.
Nato dalla collaborazione tra l’Ente Teatrale Italiano e l’Istituto Italiano di Cultura a Berlino, Theater-Teatro conferma l’impegno dei partner promotori a rinnovare lo scambio culturale fra i due paesi, in un’ottica europea di condivisione e reciproco stimolo, che ha già portato i suoi frutti: nelle prime tre edizioni, infatti, 23 compagnie italiane sono state invitate con i loro spettacoli in 8 importanti teatri di Berlino, per 44 repliche totali. Ma ai numeri va aggiunta la possibilità d’incontro e conoscenza tra compagnie e operatori dei due paesi, che ha aperto la strada ad alcune collaborazioni tra artisti italiani e tedeschi.
La rassegna conferma quest’anno il partenariato con il Berliner Ensemble, la Sophiensaele, la Volksbhüne, il Grips, il Reinassance, intrecciando la presenza italiana con altri luoghi di cultura, il Festival Unidram a Potsdam, il teatro Engelbrot e infine un un’articolata manifestazione berlinese dedicata a Eleonora Duse.
Scelti direttamente dalle direzioni artistiche dei teatri ospitanti in un’ampia rosa di proposte, coerentemente con le linee stilistiche di ciascuno spazio, gli spettacoli nel programma di Theater-Teatro utilizzano da un lato gli strumenti della tradizione applicati a una scrittura scenica contemporanea, e sperimentano dall’altro forme espressive nuove, in una spiccata pluralità di linguaggi che passando per i grandi classici arrivano fino ai giorni nostri.

Quest’anno la rassegna teatrale viene preceduta dalla presentazione dei lavori di alcuni giovani coreografi italiani, di cui due residenti in Germania, all’interno del festival di danza contemporanea Tanzfabrik, aprendo un nuovo capitolo berlinese per le nostre arti performative.

Italienischer Tanzherbst (24 – 26 ottobre) è dunque un piccolo focus che - in un confronto fra artisti di esperienze diverse, sul tema del monologo/dialogo - ospita Raffaella Galdi con Modes of locomotion e Maria Francesca Scaroni e Friederike Plafki con Parallaxe seconde, accanto a Daria Deflorian ed Antonio Tagliarini che con Rewind rendono omaggio al mito di Pina Baush.

L’apertura vera e propria di Theaterherbst è segnata dalla messa in scena di uno dei maestri del teatro italiano, con La trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, per la regia di Toni Servillo, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano e Teatri Uniti, presso il Berliner Ensemble (1 e 2 novembre).
La Sophiensaele si apre alle proposte della nuova scena italiana, invitando le compagnie Santasangre con lo spettacolo SEIGRADI. Concerto per voce e musiche sintetiche (10 e 11 novembre), e Kinkaleri con Alcuni giorni sono migliori di altri. Fantasmi da Romeo e Giulietta (13 e 14 novembre), due giovani formazioni che portano avanti un lavoro di alta sperimentazione espressiva.
La cronaca italiana è invece protagonista dello spettacolo Gomorra - ospitato dalla Volksbühne il 14 novembre - tratto dall’omonimo romanzo e caso editoriale di Roberto Saviano, autore anche di questa versione per la scena insieme al regista Mario Gelardi: uno spaccato sulla criminalità organizzata, non solo napoletana, in un racconto-denuncia che ha il sapore di una vera tragedia contemporanea.
Anche quest’anno il teatro per ragazzi arriva a Berlino al Grips Theater (16 e 17 novembre) con la compagnia Accademia Perduta – Romagna Teatri per la regia di Marcello Chiarenza, che reinterpreta la favola di Hansel e Gretel per il pubblico dei più piccoli.
A chiudere la rassegna, al Renaissance (25 e 26 novembre), Arturo Cirillo con lo spettacolo Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, ad incarnare la disperata solitudine in un ghetto della città partenopea.
Ancora Napoli in scena, dunque, sempre più simbolo dei malesseri del nostro presente e di una disperata e creativa vitalità, per rappresentare anche a Berlino il teatro italiano di oggi.