DAL 15 AL 21 FEBBRAIO | Teatro SalaUno - Roma

LA CONFERENZA DEGLI UCCELLI
Le sette valli dell’amore

Dalla conferenza degli uccelli di Farid Din Attar

regia di Reza Keradman
Con Reza Keradman e Selene Rosiello

musiche Maurizio Gabrieli
scene Francesco Ghisu | luci Davood Kheradmand

Dal 15 al 21 febbraio 2010 Reza Keradman porta sulla scena del Teatro Sala Uno “La conferenza degli uccelli” l’opera del poeta Farid Din Attar, vissuto tra 1117 e il 1204. Grazie alla trasposizione teatrale di Peter Brook divenne l’opera più conosciuta del romanziere iraniano.

La conferenza degli uccelli è la storia di un gruppo di uccelli tristi e disorientati, perchè mancava loro un re, che si riuniscono in assemblea sotto la giuda di “upupa” per andare alla sua ricerca. Il cammino è faticoso e pericoloso, tanti di essi moriranno lungo la via ed infine solo 30 di loro riusciranno ad arrivare in cima alla montagna. Lì, come in uno specchio,vedranno il riflesso di un gigante uccello “il SIMURG” simbolo della perfezione spirituale, e immagine divina che in persiano significa 30 uccelli.
La conferenza degli uccelli di Attar dimostra un cammino spirituale, mistico, individuale basato sulla ricerca della verità, lontano dalle retoriche religiose che considerano questi “percorsi” eretici.
Per questo spettacolo ho scelto soprattutto la parte finale del libro in cui, attraverso racconti fantastici o più semplicemente popolari, gli uccelli iniziano la traversata delle sette valli dell’ amore per poter concludere il loro lungo viaggio e raggiungere la cima della montagna di “gaf “ che li condurrà al re SIMURG. È difficile e rischioso parlare alla gente di spiritualità e misticismo, in un momento storico cosi legato ai piaceri materiali. Non so, magari a qualcuno interesserà ugualmente… (Reza Keradman)

Attar farid Ad-Din, nato verso il 1117 e morto assassinato tra il 1193 e il 1204, fu un grandissimo mistico e filosofo persiano, autore di numerosi masnavì (didattici o narrativi in forma di poesia) e di un’opera in prosa. La sua particolarità consiste nell’aver portato molto avanti la formazione del simbolismo mistico e nell’aver infuso nel ghazal (poesia mistica d’amore) un entusiasmo che trascina il lettore. La sua opera più conosciuta in Occidente è la “Conferenza degli uccelli”, grazie alla trasposizione teatrale di Peter Brook. L’autore scrisse “La Conferenza degli uccelli” in un contesto di crisi religiosa, in cui il Sufismo era assai praticato e le sette proliferavano, e con essa intende proporre un percorso di ricerca mistica individuale. Più che di un poema narrativo, si tratta di un libro sapienziale costruito su un’articolata struttura dialogica.

TEATRO SALA UNO- P. zza Porta S.Giovanni, 10 - Tel: 06.89531154 info@salauno.it
Tutti i giorni alle 21 la domenica alle 18
Biglietto intero euro 15 - ridotto euro 12