Perché
sono crollate le torri gemelle e l’edificio 7 del World
Trade Center? Che fine ha fatto l’aereo che si è
schiantato sul Pentagono? Come la difesa aerea più
potente del mondo ha potuto commettere enormi e grossolani
errori? Come mai nessuno è stato punito per questo?
Cos’è al Qaeda? Chi sono i dirottatori? Come
sono entrati in America? Come mai le indagini precedenti all’11
settembre sono state ostacolate dall’ FBI?
“In questi anni, è stato possibile accumulare
una tale massa di dati, di immagini, di analisi da poter affermare
senza ombra di dubbio che la versione ufficiale è un
falso”. Un film-documentario, dai ritmi serrati e coinvolgenti,
che rende pensabile una tesi mai pensata. Un film che non
si limita a far risuonare le corde dell’ anima, ma mette
in gioco competenze, attraverso interviste a responsabili
delle indagini, esperti, tecnici, scienziati, testimoni oculari
e sopravvissuti, attraverso documenti ufficiali.
Con l’aiuto di una regia che scorre, allo stesso tempo,
fluida e ben strutturata, Franco Fracassi (per 16 anni giornalista
e fotoreporter per testate italiane e internazionali ed autore
di altri libri d’inchiesta, come
Quarto Reich,Ilaria
Alpi,La bomba di Allah)
e Francesco Trento, scrittore e sceneggiatore (con Aureliano
Amadei ha pubblicato Venti sigarette
a Nassirya); forniscono il giusto
andamento ad un’ inchiesta del noto giornalista ed esperto
di politica estera, Giulietto Chiesa (fondatore dell’associazione
“Megachip, Democrazia nella Comunicazione”, scrive
per diversi quotidiani,come “La Stampa” , e su
vari periodici. Il film è tratto appunto dal suo saggio
Zero.
Perché la versione ufficiale sull’11 settembre
un falso).
Il pubblico è messo di fronte alla mole (davvero notevole)
di informazioni riportate a sostegno della tesi secondo la
quale l’attentato terroristico alle torri gemelle non
era poi così inatteso dal Presidente Americano Gorge
W. Bush e dal Ministero della Difesa Donald Rumsfeld.
Il solito attacco all’America del potere? Eternamente
alle prese con giudizi che la vorrebbero tiranna o democratica?
Crediamo questo film offra qualcosa in più. Film documentari
di questo genere hanno il “dovere” di far pensare:
come stanno veramente le cose? Pensare dunque, ma non trarre
conclusioni. Manca, al pubblico, la competenza tecnica per
schierarsi da una parte o dall’altra ed al film la capacità
di confrontarsi fino in fondo con le tesi contrastanti.
La storia purtroppo ci insegna che verità assurde e
disumane sono possibili. I meriti del film consistono nel
sollevare questioni, porre domande e sfidare tabù,
ben sapendo che la verità, per definizione più
sconvolgente della bugia che si usa per celarla, non può
mai essere scovata in un unico posto. Dovere di tutti è
la ricerca della verità. Ben accetto è il film
che si propone di farlo… Ai posteri l’ardua sentenza…
[sara chiù]