"In
questi anni, è stato possibile accumulare una tale massa
di dati, di immagini, di analisi da poter affermare senza ombra
di dubbio che la 'versione ufficiale' è un falso. Abbiamo
sfidato il tabù, spinti dalla necessità di ricercare
la verità, ben sapendo che essa non è celata in
un posto solo. Meno che mai in qualche grotta afgana. Lo abbiamo
fatto perché sappiamo che la verità sull’11
settembre è importante, anzi essenziale: per sopravvivere.”
L’11
settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare
attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone
innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate
in frantumi.
Ne è seguita un’offensiva che ha già prodotto
due guerre e ha modificato non solo la geopolitica di intere
aree del pianeta, ma tutti i rapporti di forza consolidati nei
decenni precedenti. I responsabili dell’attacco sono stati
additati al mondo con singolare rapidità, e un solo,
presunto responsabile è stato giudicato da un regolare
tribunale e condannato all’ergastolo.
Ma un’ analisi attenta evidenzia che la versione ufficiale
non è solo lacunosa in decine di punti essenziali, ma
in altre decine di punti dimostrabilmente falsa. Salvo rarissime
eccezioni, i media hanno rispettato il tabù, e negli
anni hanno applicato quella legge del giornalismo contemporaneo
secondo cui – per dirla con Gore Vidal – «ciò
che non dovrebbe essere vero, non lo è».
Noi non accettiamo questo criterio. L’eccezionale rilevanza
dell’evento appare del tutto incompatibile con una tale
massa di omissioni, distrazioni, dimenticanze, silenzi. La tesi
dell’inefficienza, delle incompetenze, non regge alla
più elementare delle analisi.
È stato scritto autorevolmente che la verità sull’11
settembre non la saprà questa generazione. Noi non possiamo
pretendere di sostituirci agli investigatori che hanno svolto
la loro opera a partire dai dati primari raccolti sui luoghi.
Ma i materiali che hanno prodotto rivelano falsità ed
errori che possono essere dimostrati.
Per questo abbiamo raccolto un’enorme mole di dati, fatti,
analisi, immagini e li abbiamo posti sotto il vaglio rigoroso
di verifiche che hanno coinvolto un gran numero di specialisti
di provata competenza nei diversi campi dell’indagine.
Sono quelle verifiche a confermare i sospetti, a suggerire ipotesi
ben più realistiche e a darci un’assoluta certezza:
non è, proprio non può essere andata come ci hanno
raccontato. Per avvicinarci alla verità, siamo ripartiti
da zero.