Watchmen
id.
Regia
Zack Snyder
Sceneggiatura
David Hayter, Alex Tse
Fotografia
Larry Fong
Montaggio
William Hoy
Scenografia
Alex McDowell
Costumi
Michael Wilkinson
Musica
Tyler Bates
Interpreti
Jackie Earle Haley, Jeaffrey Dean Morgan, Patrick Wilson,
Malin Akerman, Billy Cudrup, Matthew Goode, Carla Cugino
Produzione
Warner Bros Pictures,Paramount Pictures, Legendary Pictures, Lawrence Gordon/Lioyd Levin
Anno
2009
Nazione
USA
Genere
fantasy
Durata
162'
Distribuzione
Universal Pictures
Uscita
06-03-2009
Giudizio
Media

Le remore circa l'uscita di Watchmen erano grandi almeno quanto le aspettative che si nutrivano attorno a questa pellicola dai tempi del suo annuncio.
A favore delle seconde giocava la grandezza del soggetto, forse il miglior lavoro del geniale Alan Moore, a sfavore, i pessimi risultati ottenuti in passato quando altri romanzi a fumetti dello stesso erano stati trasposti su pellicola (salviamo solo V per Vendetta).
Una storia corale, ricca di sfumature e sotto-trame, come era il Watchmen della Graphic Novel, poco affine ai piatti canoni narrativi che dominano nel Blockbuster americano contemporaneo. Tutti questi dubbi sono fortunatamente azzerati dalla visione del film: fin dagli splendidi tableaux vivant, che accompagnano i titoli di testa e rivisitano la storia americana “super-eroicizzandola”, si ha la certezza di essere di fronte a un prodotto che non può deludere e che si candida anzi a esser considerato uno dei migliori cinecomix di sempre, con buona pace di Moore che ha rinnegato l'operazione senza nemmeno averla vista (ma è vezzo d'artista perdonabilissimo).
La nostra prima lode va al regista, Zack Snyder, che già aveva dato buona prova di sé adattando per il grande schermo 300 di Frank Miller.
Per intasare l'inquadratura di effetti speciali, in un'estetica della saturazione purtroppo in voga, basta avere tanti soldi. Per sapere invece quando usare questi effetti, come usarli e quanti usarne ci vuole talento visivo e senso dell'inquadratura. Zack Snyder ha talento; e ne ha abbastanza da far sospettare che siamo di fronte a qualcosa di più di un mestierante. Vedremo.
Onore al merito anche agli sceneggiatori che sono riusciti a rendere la complessa vicenda in tre ore (che passano in un istante) senza grandi tagli agli eventi e con una sola modifica arbitraria, ma azzeccata: Moore ci perdoni, ma il gigantesco alieno tentacolato era francamente grottesco, molto meglio la soluzione “manhattaniana” del film.
Un grande film pop, nel senso migliore del termine, tratto da un grande fumetto: speriamo faccia scuola a Hollywood. Guardatelo (e leggetelo). [davide luppi]