La versione di Barney
Barney's Version
Regia
Richard J. Lewis
Sceneggiatura
Michael Konyves
Fotografia
Guy Dufaux
Montaggio
Susan Shipton
Scenografia
Claude Paré
Costumi
Nicoletta Massone
Musica
Pasquale Catalano
Interpreti

Paul Giamatti, Rachelle Lefevre, Dustin Hoffman, Rosamund Pike, Bruce Greenwood, Minnie Driver, Scott Speedman, Mark Addy, Saul Rubinek, Thomas Trabacchi, Jake Hoffman

Produzione
Serendipity Point Films, Fandango, The Harold Greenberg Fund
Anno
2010
Nazione
Canada, Italia
Genere
commedia
Durata

132'

Distribuzione
Medusa Film
Uscita
14-01-2011
Giudizio
Media

Esce, attesissimo dai fan del libro, l'adattamento cinematografico de La versione di Barney.
Pare che questa versione abbia deluso i cultori del romanzo, troppo edulcorati i modi del Barney cinematografico rispetto a quelli del suo corrispettivo romanzesco, ma visto che il libro non l'ho letto e in generale non tollero “i libri sono sempre meglio dei film a loro ispirati”, posso lanciarmi in una recensione senza essere inficiato da pregiudizi, che può essere riassunta in tre punti che poi andremo ad approfondire:

1) Il film è mediocre.
2) Barney è una macchietta scadente e contraddittoria.
3) Scott Speedman l'avevo preso in giro nella recensione di The Strangers.

Il film è mediocre e dalla messa in scena assolutamente piatta. Probabilmente si fida e si affida ciecamente alla sceneggiatura brillante, contando probabilmente di brillare della luce riflessa del libro e rinunciando così a qualunque specificità cinematografica. Perchè altrimenti affidare un romanzo del genere a un regista di CSI che ha come precedenti sul grande schermo capolavori indiscussi quali “Superboy” e “Un poliziotto a 4 zampe”?
Barney è un personaggio incomprensibile. Come si arriva al secondo matrimonio visto che è palese che lui non è interessato alla relativa sposa fin dall'inizio? Mistero. Sono certo che nel libro la cosa è più approfondita ma nel film si salta dalla prima chiacchierata alla cena per far conoscere i genitori senza che nessuno si premuri di spiegarci cosa passa per la testa di Barney, tranne che è palesemente insofferente alla donna in questione.
E allora perchè? Vien da pensare che Barney sia trascinato alle nozze per mancanza di personalità, il che sembra contraddire la decisione e il carattere mostrato dallo stesso per tutta la seconda parte del film. Cose del genere in una scuola di sceneggiatura verrebbero bocciate senza appello.

Scott Speedman, invece, se non sapete chi è continua a non essere una cosa grave. C'è anche lui nel film, davvero. E se la cava anche piuttosto bene visto il cast di tutto rispetto che ha attorno.
Evidentemente un gran libro (ammesso che lo sia) e un gran cast non bastano a fare un capolavoro, ma questo già si sapeva.
[davide luppi]