Sapori e dissapori
No Reservations
Regia
Scott Hicks
Sceneggiatura
Carol Fuchs
Fotografia
Stuart Dryburgh
Montaggio
Pip Karmel
Scenografia
Barbara Ling
Costumi
Melissa Toth
Musica
Philip Glass
Interpreti
Catherine Zeta-Jones, Aaron Eckhart, Abigail Breslin, Patricia Clarkson, Bob Balaban,
Jenny Wade, Brian F. O’Byrne, Eric Silver, Arija Bareikis
Produzione
Castle Rock Entertainment, Villane Roadshow Pictures
Anno
2007
Nazione
USA
Genere
commedia
Durata
104'
Distribuzione
Warner Bros. Picture
Uscita
14-09-2007
Giudizio
Media

Per Kate, capo-chef di un esclusivo ristorante newyorkese, la sua cucina è il mondo. Perfetto, cadenzato da ritmi immutabili e regole ferree dove improvvisazione, superficialità, fantasia non hanno diritto di asilo. Una vita organizzata dove l'imprevisto non è contemplato. Ma ”La vita è imprevedibile” come sostiene l’analista da cui è costreatta ad andare in cura per mantenere il prorpio lavoro. E l'imprevedibilità prende la forma di due personaggi, che irrompono nell'apparente vita perfetta di Kate. Zoe, la nipote rimasta orfana a causa di un incidente stradale e Nick, cuoco amante della cucina italiana e di tutto quanto fa made-in-italy. Quando razionalità e programmazione si scontrano con fantasia ed improvvisazione, statene certi che l’alchimia del perfetto equilibrio si manifesterà sotto i vostri occhi dopo aver attraversato prevedibili crisi, ripicche e gelosie.
Sotto la regia di Scott Hicks, in equilibrio instabile tra dramma, commedia e un pizzico di romanticismo, Sapori e dissapori è l'ennesima commedia americana stanca, manieristica e prevedibile, dove ogni ingrediente, perfetto se preso singolarmente, non riesce a creare un'amalgama per palati sopraffini. Tutto è meccanico nella successione degli eventi, ed i personaggi sono stereotipi buoni per evitare approfondimenti psicologici e cattivi per renderli verosimili alla realtà vissuta. Basti pensare al personaggio di Nick che che mangia spaghetti, ama cantare l'opera lirica (in un abbondanza di arie pavarottiane buone per gli eredi del grande tenore), cucina la pizza e se suonasse anche il mandolino... bè fate voi... irritante...
Il regista che aveva dato buona prova di sè nel maneggiare elementi eterogenei dando loro omogeneità come in Shine e La neve cade sui cedri, in questa occasione sembra essere troppo in balia di elementi incontrollabili, a partire dagli studiatissimi primi piani delle due star protagoniste Catherine Zeta-Jones e Aaron Eckhart e dall'esuberanza a tratti fastidiosa di Abigail Breslin (Miss Little Sunshine). [fabio melandri]