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Regia
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Marco Tullio Giordana |
Sceneggiatura |
Sandro
Petraglia, Stefano Rulli, Marco Tullio Giordana |
Fotografia |
Roberto
Forza |
Montaggio |
Roberto
Missiroli |
Scenografia |
Giancarlo
Basili |
Interpreti |
Alessio
Boni, Michela Cescon, Rodolfo Corsato, Matteo Gadola, Ester Hazan,
Vlad Alexandru Toma, Andrea Tidona, Adriana Asti |
Anno |
2005 |
Durata |
115' |
Nazione |
Italia |
Genere |
drammatico |
Distribuzione |
01
Distribution |
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Dopo
tre film che raccontavano gli anni 70 (Pasolini,
un delitto italiano, I cento passi, La meglio gioventù)
Marco Tullio Giordana torna a raccontare l’Italia
di oggi, attraverso le esistenze di coloro che spesso
attraversano le nostre vite come fantasmi, di colore che
sempre più spesso vediamo come un pericolo alla
nostra identità, cultura, civiltà, benessere
acquisito, stabilità.
Quando sei nato non puoi più
nasconderti racconta di un viaggio, di una presa
di coscienza che Sandro, un ragazzino della Brescia bene
figlio di un piccolo ma benestante industriale, che caduto
in mare durante una crociera con il |
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padre,
viene raccolto, salvato e protetto da due ragazzini
rumeni
in viaggio clandestino per l’Italia. Un percorso
di rinascita interiore che cambierà a sua vita
e di riflesso quella della sua famiglia, una viaggio che
trasformerà quelle ombre con cui aveva sempre convissuto
nella fabbrica paterna come a scuola, in persone, con
una storia alle spalle, un passato difficile ed un futuro
incerto e ricco di difficoltà.
Tratto dal libro Quando sei nato non puoi più nasconderti
– Viaggio nel popolo sommerso, reportage narrativo
di Maria Pace Ottieni che raccoglie le esperienze, le
storie, le |
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memorie di un gruppo di immigrati giunti illegalmente
sulle coste italiane, Marco Tullio Giordana insieme ai
due sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli riesce
a strutturare questo variegato e molteplice materiale
in una forma narrativa compatta e coinvolgente, sfiorando
in brevi passaggi la retorica ma risollevandosi subito
dopo con prontezza e convinzione.
Assecondato da un cast convincente e coinvolgente con
Matteo Gadola, Alessio Boni, Michela Cescon, Ester Hazan
e Vlad Alexandru Toma nei ruoli principali, Giordana
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costruisce un film che gioca molto sul non detto, puntando
sulla forza delle immagini più che su dialoghi
esplicativi. Almeno due le sequenze da ricordare: l’incidente
in mare, con il rumore dell’acqua a cui si contrappone
l’urlo disperato e straziante del ragazzino che
vede la barca allontanarsi silenziosamente nell’oscurità,
ripreso da un punto di vista a pelo d’acqua; il
finale con i due ragazzini seduti su un marciapiede
in una città troppo grande, lasciato volutamente
aperto a qualsiasi evoluzione ed a discrezione dello
spettatore.
[fabio melandri]
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