Matilda
(Morena Salvino, alla sua prima esperienza cinematografica),
trascorre la sua esistenza accettando vari lavori, ma il suo
sogno è diventare un’attrice. La sua vita è
divisa tra i genitori in crisi matrimoniale, la difficile
relazione con Pietro (Michele Riondino, già visto in
Il passato è
una terra straniera al fianco di Elio Germano), che non
sembra intenzionato a prendere un impegno con lei e l’amica
del cuore Anna (Vanessa Gravina), pittrice alla moda dispensatrice
di consigli.
Quest’ultima le fa conoscere Andrea (Riccardo Lupo)
un giovane nobiluomo che vive in un antico palazzo con la
madre (Piera degli Esposti, perfettamente calata nel ruolo),
gravemente malata e affatto convinta della buona fede della
ragazza. Matilda scopre di essere incinta. Il bimbo sarà
di Pietro o no? Il primo impulso è di abortire, ma
forse la sua scelta non è così semplice come
appare. Andrea, con gentilezza e premura, la convince a trascorrere
qualche giorno nel castello. Tra baldacchini, posate d’argento
e pasti in solitudine, Matilda è sotto l’assiduo
controllo della marchesa che capisce di essere stata raggirata
e tenta di smascherarla. Chi vincerà, tra amore e morte?
Giorgio Arcelli Fontana debutta in un lungometraggio impostato
come una fiaba moderna che racconta la storia di una ragazza
in cerca d’amore e di un'identità, sospesa tra
la spensieratezza e la maturità. Il suo intento è
raggiunto: “Con una produzione indipendente (il film
è stato girato due anni fa ma era in attesa di trovare
un distributore), abbiamo realizzato un film di genere, una
favola, proprio come se si trattasse di una pellicola prodotta
dalla Disney”. Gli splendidi paesaggi della provincia
piacentina arricchiscono un film delicato, ma che a conti
fatti non ha molto da dire. [valentina
venturi]