Predators
id.
Regia
Nimrod Antal
Sceneggiatura
Alex Litvak, Michael Finch
Fotografia
Gyula Pados
Montaggio
Dan Zimmerman
Scenografia
Steve Joyner, Caylah Eddleblute
Costumi
Nina Proctor
Musica
John Debney
Interpreti
Adrien Brody, Topher Grace, Alice Braga, Walton Goggins, Oleg Taktarov, Laurence Fishburne, Danny Trejo, Louis Ozawa Changchien, Mahershalalhashbaz Ali
Produzione
Troublemaker Studios, Davis Entertainment Company, Dune Entertainment
Anno
2010
Nazione
USA
Genere
fantascienza-horror
Durata
117'
Distribuzione
20th Century Fox
Uscita
14-07-2010
Giudizio
Media

Ernest Hemingway, uno che se ne intendeva, sosteneva che non c'era brivido di caccia più grande che cacciare un uomo.
Su questo brivido primordiale ed atavico si fonda l'ultimo capitolo della saga di Predators. “All'inizio, io sono stato assunto solo come sceneggiatore – spiega il qui anche produttore Robert Rodriguez – Si cercava un approccio originale verso il materiale, così ho colto al colo l'opportunità. Per la nuova sceneggiatura volevo scrivere qualcosa di ultraterreno. Amavo l'atmosfera della giungla nell'originale, così ambientando la mia storia su un altro pianeta potevo tornare a un ambiente simile e comunque farlos embrare nuovo. Inoltre avremmo capito perchè il Predator era attirato dalla giungla terrestre, vosto che il loro pianeta di caccia aveva un terreno simile.”
L'idea risale al 1994, ma il film si è realizzato solo oggi nel 2010 con lo stesso Rodriguez a capo della produzione ed il giovane regista Nimrod Antal (Vacancy) dietro la macchina da presa per un film che ha il fascino dei vecchi b-movie, con personaggi tagliati con l'accetta e stereotipati quanto basta, una trama basica ma intrigante e tanto entertainment. “L'idea – continua Rodriguez – era di non farlo sembrare il quinto o sesto film della serie, ma il primo. Cronologicamente, si può pensare a questo film come successivo al primo e ritrovarsi così con una storia decisamente lineare.
Da Arnold Schwarzenegger ad Adrien Brody letteralmente paracadutato in quella che sembra apparentemente una giungla tropicale insieme ad un'allegra brigata composta da esponenti della yakuza, del cartello di narcotrafficanti colombiani, mercenari di vari nazioni, combattenti russi in azione in Cecenia, criminali in attesa di esecuzione capitali e via discorrendo. Predatori umani catapultati in quella che si rivelerà ben presto una riserva di caccia di una nuova stirpe di Predators alieni. Strategia di caccia contro strategie di guerra messe in atto come una micidiale partita a scacchi dove l'obiettivo è la sopravivvenza.
Il film, contrariamente alle attese di chi scrive, è una macchina di puro intrattenimento, ben costruito e realizzato con pochi mezzi ed inventiva. La struttura narrativa è basica. I personaggi puramente funzionali all'azione. Si riesce facilmente ad intuire anche la sequenza delle diverse "dipartite", ma nonostante tutto questo il film si lascia vedere e ci si affeziona alla filosofia spicciola del film: come e perchè è successo non importa. La vera domanda è: come ne usciamo? Qui comincia il divertimento.
[fabio melandri]