Once
id.
Regia
John Carney
Sceneggiatura
John Carney
Fotografia
Tim Fleming
Montaggio
Paul Mullen
Scenografia
Tamara Conboy
Costumi
Tiziana Corvisieri
Musica
Glen Hansard, Markéta Irglová
Interpreti
Glen Hansard, Markéta Irglová, Bill Hodnett, Hugh Walsh, Gerard Hendrick, Alaistair Foley,
Geoff Minogue, Danuse Ktrestova, Marcella Plunkett, Mal Whyte
Produzione
Samson Films, Summit Entertainment, Bórd Scannán na hÉireann,
The Irish Film Board, Radio Telefís Éireann (RTE)
Anno
2006
Nazione
Irlanda
Genere
commedia
Durata
91'
Distribuzione
Sacher Distribuzione
Uscita
30-05-2008
Giudizio
Media

“…Quante volte puoi trovare la persona giusta? Una volta”

Due ragazzi s'incontrano per le strade di Dublino. Il Ragazzo è un musicista di strada e la Ragazza una giovane madre arrivata in Irlanda dalla Repubblica Ceca.
Lui è tormentato dal ricordo di un grande amore perduto e lei è sposata con un uomo lontano che non ama.
Uniti dalla passione per la musica vivranno insieme una settimana che stravolgerà profondamente le vite di entrambi; scrivendo, provando e registrando canzoni. In un mondo perfetto sarebbero fatti l’uno per l’altra…

Once è il classico film fenomeno che dopo aver a sorpresa strapazzato il mercato americano (10 milioni di dollari) e scaldato i cuori di grandi registi come Steven Spielberg “ è un piccolo film che mi ha dato ispirazione per il resto dell’anno”, giunge finalmente in Italia distribuito in 30 copie da Sacher Distribuzione.
Premio del Pubblico al Sundance Film Festival e Oscar alla Canzone Originale – “dopo il Sundance le porte del cinema hollywoodiano si sono iniziate ad schiudere, mentre dopo l’Oscar si sono letteralmente spalancate” ricorda il regista John Carney – Once è una piccola storia d’amore, asciutta nei dialoghi, secca nel ritmo, leggera nella sua struttura narrativa in cui la colonna sonora diviene elemento portante e narrativo al contempo. Carney però, non voleva che fosse uno di quei musical classici fatti di canzoni e balletti, con i protagonisti che si mettono a parlare in versi alla fine di ogni scena. Come lo ricorda lui stesso, la costruzione di personaggi reali e completi era una sua priorità. “E’ nato tutto mentre stavo seduto fuori, a fare colazione, caffé e sigarette, ogni mattina, e a suonare canzoni e a pensare per mesi e mesi a come potevo fare un piccolo film che contenesse tutte queste canzoni”, spiega “e così, mi è venuta in mente questa storia di un cantante di strada, essenzialmente perché volevo che i miei personaggi fossero dentro a un mondo musicale. Non volevo solo che cantassero, volevo che fossero musicisti e cantanti. Di modo che potesse sembrare più naturale che ogni tanto si dicessero: ‘Ehi, ho appena scritto una canzone per te e vorrei fartela sentire’. E a quel punto era naturale anche che la cantassero. E così mi è venuta l’idea di un cantante di strada e di una pianista”. La musica del film non avrebbe funzionato se non avesse fatto parte integrante di quello che erano i personaggi.
Il cantautore chitarrista è interpretato da Glen Hansard (la voce dei The Frames e già tra i protagonisti di The Commitments di Alan Parker), mentre Markéta Irglová (una musicista della Repubblica Ceca che ha collaborato con Hansard) è la pianista immigrata dalla Repubblica Ceca. Benché Carney sia stato il bassista dei The Frames, in un primo tempo non aveva pensato a Hansard o alla Irglová per le parti dei protagonisti, anche se Hansard ha contribuito alla scrittura delle canzoni sin dall’inizio.
“Per il protagonista, avevo in mente un attore irlandese che sapesse anche cantare, ma la cosa non ha funzionato. L’idea mi è venuta a poco a poco mentre facevo le registrazioni con Glen, quando gli chiedevo delle sue canzoni o gli davo le pagine della sceneggiatura. Lui se le prendeva e scriveva qualcosa che avesse a vedere con quelle pagine, oppure io scrivevo scene ispirate alle canzoni che mi dava. E a un certo punto mi sono reso conto che era la persona giusta per la parte, perché sarebbe stato in grado di ‘vendere’ quelle canzoni meglio di qualsiasi attore, dal momento che le aveva scritte lui”.
Pur non essendo un film autobiografico, Once pesca molto nella vita del giovane regista irlandese, a partire dalla situazione narrativa di base (lui regista a Dublino, la fidanzata che compare in una sequenza del film attraverso dei filmini a Londra), al rapporto con il padre sino all’atmosfera musicale irlandese degli Anni Ottanta, dove a parte alcuni casi eccezionali come i Cranberries e gli U2, vigeva un certo dilettantismo dal punto di vista produttivo.
La scelta stilistica del film vira verso il documentarismo, con una troupe ridotta al minimo, un uso naturale delle luci ed una macchina da presa non invasiva che tende a riprendere i personaggi da una certa distanza per lasciare loro respiro e veridicità in mezzo ad inconsapevoli comparse che percorrono le strade ed i marciapiedi di Dublino.
Once è una commedia musicale romantica capace di scaldare i cuori, divertire ed emozionare allo stesso tempo, con uno dei finali più belli, veri, perfetti, commuoventi visti sul grande schermo. Imperdibile. [fabio melandri]