“…Quante
volte puoi trovare la persona giusta? Una volta”
Due ragazzi
s'incontrano per le strade di Dublino. Il Ragazzo è
un musicista di strada e la Ragazza una giovane madre arrivata
in Irlanda dalla Repubblica Ceca.
Lui è tormentato dal ricordo di un grande amore perduto
e lei è sposata con un uomo lontano che non ama.
Uniti dalla passione per la musica vivranno insieme una settimana
che stravolgerà profondamente le vite di entrambi;
scrivendo, provando e registrando canzoni. In un mondo perfetto
sarebbero fatti l’uno per l’altra…
Once
è il classico film fenomeno che dopo aver a sorpresa
strapazzato il mercato americano (10 milioni di dollari) e
scaldato i cuori di grandi registi come Steven Spielberg “
è un piccolo film che mi ha dato ispirazione per il
resto dell’anno”, giunge finalmente in Italia
distribuito in 30 copie da Sacher Distribuzione.
Premio del Pubblico al Sundance Film Festival e Oscar alla
Canzone Originale – “dopo il Sundance le porte
del cinema hollywoodiano si sono iniziate ad schiudere, mentre
dopo l’Oscar si sono letteralmente spalancate”
ricorda il regista John Carney – Once
è una piccola storia d’amore, asciutta nei dialoghi,
secca nel ritmo, leggera nella sua struttura narrativa in
cui la colonna sonora diviene elemento portante e narrativo
al contempo. Carney però, non voleva che fosse uno
di quei musical classici fatti di canzoni e balletti, con
i protagonisti che si mettono a parlare in versi alla fine
di ogni scena. Come lo ricorda lui stesso, la costruzione
di personaggi reali e completi era una sua priorità.
“E’ nato tutto mentre stavo seduto fuori, a fare
colazione, caffé e sigarette, ogni mattina, e a suonare
canzoni e a pensare per mesi e mesi a come potevo fare un
piccolo film che contenesse tutte queste canzoni”, spiega
“e così, mi è venuta in mente questa storia
di un cantante di strada, essenzialmente perché volevo
che i miei personaggi fossero dentro a un mondo musicale.
Non volevo solo che cantassero, volevo che fossero musicisti
e cantanti. Di modo che potesse sembrare più naturale
che ogni tanto si dicessero: ‘Ehi, ho appena scritto
una canzone per te e vorrei fartela sentire’. E a quel
punto era naturale anche che la cantassero. E così
mi è venuta l’idea di un cantante di strada e
di una pianista”. La musica del film non avrebbe funzionato
se non avesse fatto parte integrante di quello che erano i
personaggi.
Il cantautore chitarrista è interpretato da Glen Hansard
(la voce dei The Frames e già tra i protagonisti di
The Commitments di Alan Parker),
mentre Markéta Irglová (una musicista della
Repubblica Ceca che ha collaborato con Hansard) è la
pianista immigrata dalla Repubblica Ceca. Benché Carney
sia stato il bassista dei The Frames, in un primo tempo non
aveva pensato a Hansard o alla Irglová per le parti
dei protagonisti, anche se Hansard ha contribuito alla scrittura
delle canzoni sin dall’inizio.
“Per il protagonista, avevo in mente un attore irlandese
che sapesse anche cantare, ma la cosa non ha funzionato. L’idea
mi è venuta a poco a poco mentre facevo le registrazioni
con Glen, quando gli chiedevo delle sue canzoni o gli davo
le pagine della sceneggiatura. Lui se le prendeva e scriveva
qualcosa che avesse a vedere con quelle pagine, oppure io
scrivevo scene ispirate alle canzoni che mi dava. E a un certo
punto mi sono reso conto che era la persona giusta per la
parte, perché sarebbe stato in grado di ‘vendere’
quelle canzoni meglio di qualsiasi attore, dal momento che
le aveva scritte lui”.
Pur non essendo un film autobiografico, Once
pesca molto nella vita del giovane regista irlandese, a partire
dalla situazione narrativa di base (lui regista a Dublino,
la fidanzata che compare in una sequenza del film attraverso
dei filmini a Londra), al rapporto con il padre sino all’atmosfera
musicale irlandese degli Anni Ottanta, dove a parte alcuni
casi eccezionali come i Cranberries e gli U2, vigeva un certo
dilettantismo dal punto di vista produttivo.
La scelta stilistica del film vira verso il documentarismo,
con una troupe ridotta al minimo, un uso naturale delle luci
ed una macchina da presa non invasiva che tende a riprendere
i personaggi da una certa distanza per lasciare loro respiro
e veridicità in mezzo ad inconsapevoli comparse che
percorrono le strade ed i marciapiedi di Dublino.
Once è una commedia musicale
romantica capace di scaldare i cuori, divertire ed emozionare
allo stesso tempo, con uno dei finali più belli, veri,
perfetti, commuoventi visti sul grande schermo. Imperdibile.
[fabio melandri]