"Un film su come si fanno
le cose in Irlanda e sull'ambiente in cui sono nato
e cresciuto."
"Abbiamo pedinato due persone
che si sono conosciute per una settimana."
Ho iniziato a parlare di questo
progetto nel 2005, durante un concerto dei The Frames
a Dublino. Come regista con un passato di musicista,
ho sempre voluto fare un film che, pur non essendo un
“musical” tradizionale, ricorresse alle
canzoni per raccontare una storia d’amore moderna
e semplice.
Ho inizialmente preso in considerazione differenti approcci,
che si sono poi rivelati troppo ambiziosi. Cercavo un’ambientazione
e una trama la cui semplicità mi permettesse
di ricorrere alle canzoni in un modo accettabile per
un pubblico moderno.
Così mi è venuta l’idea di un artista
di strada a Dublino, una persona che, non possedendo
niente, non avesse nulla da perdere. Ho immaginato una
storia d’amore semplice e ho chiesto a Glen Hansard
(il cantante dei The Frames)di scrivere delle canzoni
che si sviluppassero contemporaneamente alla stesura
del film.
Nutrendoci, con Glen, l’uno del lavoro dell’altro
siamo arrivati al risultato di dieci canzoni per 60
pagine di sceneggiatura.
Volevo fare un film originale, quasi un album visivo,
ma che fosse incentrato su una storia d’amore
moderna e realistica. Siamo in un mondo in cui una canzone
di tre minuti vale dieci pagine di dialogo, in cui i
personaggi comunicano più attraverso l’arte
di una canzone che parlando o trovandosi al centro di
trame e situazioni drammaturgiche tradizionali. Ovviamente,
ciò non significa che la sceneggiatura non presenti
la classica struttura a tre atti. La storia viene però
affrontata in modo meno frontale rispetto a un film
tradizionale e le canzoni costituiscono la chiave per
interpretarla.