Olè
id.
Regia
Carlo Vanzina
Sceneggiatura
Enrico e Carlo Vanzina
Fotografia
Claudio Zamarion
Montaggio
Raimondo Crociani
Scenografia
Rita Rabassini
Costumi
Patrizia Chericoni,
Florence Emir
Musica
Andrea Guerra
Produzione
Medusa Film, Sky
Interpreti
Massimo Boldi, Vincenzo Salemme, Daryl Hannah, Enzo Salvi,
Francesca Lodo, Natalia Estrada, Armando De Razza, Brigitta Boccoli
Anno
2006
Genere
commedia
Nazione
Italia
Durata
104'
Distribuzione
Medusa Film
Uscita
15-12-06

Ricordate Vacanze in America? La gita di una scolaresca romana negli Stati Uniti d’America, guidata da Don Buro, il prete ciociaro rozzo ed ingenuo?
Bene a distanza di 22 anni, i frateli Carlo ed Enrico Vanzina, girano una sorta di remake, cambiando location – la Spagna – riducendo il personaggio del fu Christian De Sica a ruolo di comprimario nella macchietta sempre uguale a se stessa di Enzo Salvi, a favore della coppia di professori in continua lite tra di loro per ruggini amorose di dieci anni prima, interpretati da Vincenzo Salemme e Massimo Boldi.
Primo capitolo della nuova vita, personale ed artistica, di Massimo Boldi dopo 22 anni di carriera alle dipendenze di Aurelio De Laurentiis e la sua Filmauro, Olè segna il ritorno dei fratelli Vanzina la film natalizio, genere da loro fondato nel lontano 1983 con il primo Vacanze di Natale e non più ripreso da sei anni a questa parte.
Nonostante presenti elementi classici del cine-panettone di italica fattura, location esterofile e modaiole (Spagna, Formentera, San Francisco), belle ragazze con “un paio” di buoni argomenti (Francesca Lodo, Natalia Estrada) e la grande (?) “star internazionale”, nell’occasione una stralunata Daryl Hannah, che, sintomatico del tempo che passa, da ex fidanzata di John Kennedy Jr. nella vita si ritrova moglie di Massimo Boldi nella finzione, Carlo ed Enrico procedono nella loro personale rivisitazione dei canoni della commedia italiana in cui sono nati e cresciuti artisticamente e geneticamente, ammodernando temi e dialoghi. Il risultato è una prova abbastanza opaca ed incolore, causa una sceneggiatura debole e con poco mordente in cui da una parte si ride assai poco, dall’altra manca il Vanzina touch di una rappresentazione, seppur di grana grossa, dei molti vizi privati e poche pubbliche virtù del nostro Belpaese.
La nuova coppia funziona poco e male. Boldi è alla ricerca di una comicità che punti più alle situazioni che non alle gag, più o meno scurrili più o meno fini a se stesse, a cui ci aveva abituato, ma gli occorrerebbe uno sceneggiatore ed un regista di altro spessore (il Pupi Avanti di Festival, per intendersi). Salemme continua nel riproporre in maniera debordante ed irritante la sua maschera di guitto napoletano, incapace di morigerarsi, finendo per cannibalizzare sceneggiatura, film e comprimari. [fabio melandri]



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