Oceani 3D
OceanWorld 3D
Regia
Jean-Jacques Mantello,
François Mantello
Sceneggiatura
Jean-Jacques Mantello,
François Mantello
Fotografia
Gavin McKinney
Montaggio
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Scenografia
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Costumi
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Musica
Christophe Jacquelin
Voci italiane
Aldo Baglio, Giacomo Poretti, Giovanni Storti, Marion Cotillard (voce originale)
Produzione
3D Entertainment
Anno
2009
Nazione
UK
Genere
documentario
Durata
82'
Distribuzione
Eagle Pictures
Uscita
30-04-2010
Giudizio
Media

Anche per il week end del primo maggio esce sugli schermi in Italia un film in 3D, tecnica che viene stavolta usata per catapultarci nel mondo sottomarino, a cura del figlio del leggendario Jean Jacques Cousteau.
In Italia la voce narrante è affidata al trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, e il punto di forza comico su cui si innescano le loro battute dipende dall’equivoco iniziale. Mentre sono convinti di essere degli astronauti a bordo di una navicella spaziale che li guida all’esplorazione di un pianeta sconosciuto e affascinante, in realtà sono dentro la pancia di una tartaruga marina.
Attraverso i suoi occhi si ritrovano trasportati a scoprire le mille meraviglie di una natura mai vista prima che come un miracolo si dipana davanti a loro. Come dentro un acquario nuotiamo tra squali, cetacei e meduse dai colori sensazionali e dai comportamenti sorprendenti. A partire dalla barriera corallina, dove fanno rifornimento milioni di pesci, una sorta di supermercato sotto acqua, veniamo a sapere che uno dei disastri ecologici più impressionanti della nostra epoca è la sua dissoluzione. Senza barriera corallina, un intero ecosistema finisce per morire e per portare all’estinzione diverse specie animali. È la prima delle nozioni su cui tra una battuta e l’altra siamo invitati a riflettere. Ridotti a guardare il mondo dal punto di vista della tartaruga marina, ci rendiamo ben presto conto di quanti e quali pericoli e di quante e quali minacce sia sottoposta la nostra sopravvivenza. Il mondo si riduce di conseguenza ad una questione di vita e di morte, in una lotta continua tra predatori e prede, esseri viventi che obbediscono al loro destino e adottano una serie di tecniche sempre più sofisticate per non farsi sopraffare alle dure leggi della natura stessa. Una catena alimentare che non ha inizio e non ha fine e che trova il suo scopo e la sua ragione nella sua stessa esistenza. La bellezza estetica con cui si compie il miracolo della natura, la sua apparenza che assume i colori più fantastici e seduttivi, è in continuo contrasto con la sua crudele necessità. Attraverso un dialogo ritmato e divertente a cura del doppiatore Pino Insegno che ha rimaneggiato l’originale, che prevedeva la voce del premio oscar Marion Cotillard, passa un messaggio non trascurabile per i bambini a cui è indirizzato Oceani 3D. Un messaggio che forse gli adulti troppo presi da inibizioni e sovrastrutture culturali troppo spesso dimenticano. Attraverso quel che all’apparenza possono sembrare innocue e prevedibili battute, agli spettatori vengono poste questioni quasi metafisiche sul scopo della nostra esistenza. Non solo siamo sollecitati sulla questione ecologica, gran parte dei pesci che vediamo filmati durante l’ora e mezza di proiezione sono in via di estinzione per colpa dell’uomo, ma siamo portati a interrogarci sul nostro scopo sulla terra. Un’opera come questa quindi merita tutta la nostra attenzione e anche se il doppiaggio ogni tanto prende un po’ troppo la mano e rischia di essere invadente, il senso di straniazione provocato dalle immagini è sicuramente efficace e ci spinge a riflettere su quello a cui teniamo di più come esseri umani, il senso della vita. [matteo cafiero]