Una biografia
magistralmente interpretata da Sean Penn, ma senza particolari
interventi registici da parte di Gus Van Sant, dedicata al
primo politico apertamente gay ad essere stato eletto ad una
carica pubblica in America. La pellicola è candidata
a 8 premi Oscar, tra cui miglior film, regia (Gus Van Sant),
sceneggiatura (Dustin Lance Black), attore protagonista (Sean
Penn) e attore non protagonista (Josh Brolin).
Il film inizia nel 1978: Milk
ripercorre a ritroso la sua storia politica e sentimentale
attraverso un registratore che conserverà la testimonianza
vocale, poco prima della violenta morte (dopo aver vinto le
elezioni nel 1978 quale supervisor - battuto per tre volte
- della giunta comunale di San Francisco, viene ucciso da
un altro componente della giunta il 18 novembre 1978, insieme
al sindaco).
Milk ricorda che tutto ebbe nel
1970, quando a New York, nel giorno prima del suo compleanno,
conosce Scott Smith (James Franco). I due s’innamorano
e si trasferiscono nella West Coast. Attraverso un negozio
di fotografia, il Castro Camera, lentamente diventano il riferimento
sociale e in seguito politico del quartiere gay. Per le sincere
lotte contro le discriminazioni sessuali, Milk venne definito
il “sindaco di Castro”. Da uomo pieno di coraggio
e amore verso l’altro, era convinto che la speranza
e la forza di essere se stessi potessero risolvere tutto.
Voleva “reclutare” gli scettici, e farli uscire
allo scoperto. Il drammatico epilogo della vicenda umana sconvolse
la società americana; eppure le battaglie condotte
da Milk continuano ad avere una valenza sociale e politica.
Sean Penn offre una visione umana e mimetica di Milk, senza
lasciar mai trasparire il suo essere eterosessuale. Per tutta
la durata della pellicola si ha la netta sensazione di avere
davanti agli occhi un omosessuale convinto dell’onestà
delle sue idee, senza che scada mai nella macchietta o nella
volgarità. Ma tutto il cast merita la stessa valutazione.
Una bella biopic, a cui manca solo il tocco di Van Sant, che
ci ha abituati ad opere quali Elephant
(2003), Da morire (1995) e Paranoid
Park (2007). [valentina
venturi]