Per la
DJ più richiesta di Austin, Jungle Julia (Sydney Tamiia
Poitier), il crepuscolo è il momento migliore per rilassarsi
in compagnia di due delle sue migliori amiche, Shanna e Arlene
(Jordan Ladd e Vanessa Ferlito). Insieme, le tre bellezze
si lanciano alla conquista della notte, facendo girare la
testa a tutti quelli che incontrano, passando da Guero’s
al Texas Chili Parlor. Ma non tutti gli sguardi che attirano
sono innocenti: infatti, a seguire di soppiatto ogni loro
mossa c’è anche Stuntman Mike (Kurt Russell),
uno stagionato e attempato ribelle pieno di cicatrici che
sorride con atteggiamento lascivo seduto al volante della
sua auto. E mentre le ragazze consumano le loro birre, scorgiamo
poco distante il possente e rovente bisonte della strada di
Mike … Ma la storia ha la tendenza a reiterarsi anche
se il finale non è poi così scontato come Stuntman
Mike potrebbe credere e noi con lui.
Tarantino torna al cinema con un’opera gaudiosamente
divertente e volutamente demente, omaggio recupero di un cinema,
quello che passava nelle sale “grindhouse” fatto
di poche parole e molta sostanza, dove la struttura narrativa
era volutamente sacrificata alle forte emozioni dovute a personaggi
stereotipati che si muovevano in avventure ai limiti dell'assurdo.
Se preso da questo verso A prova di morte, primo capitolo
in attesa del secondo spettacolo affidato all’amico/collega
Robert Rodriguez (Planet of Terror), è un piccolo gioiellino,
senza alcuna pretesa se non quella di donarci un’atmosfera
– pellicola graffiata, salti di fotogrammi, intoppi
nello scorrimento della pellicola – di un cinema che
non c’è più e di cui il nostro si è
nutrito avidamente.
Belle ragazze, macchine, un serial killer feroce, miscelato
con una regia capace di esaltare ogni minimo dettaglio ed
una colonna sonora che di pari passo con le immagini miscelare,
alternandoli, materiali assai disomogenei tra di da brani
in puro stile Anni Settanta come la ritmica Chick Habit delle
April March, o la melodica Baby It’s You delle Smith,
al puro R&B come Staggolee di Pacific Gas & Electric
a dialoghi estratti dalla pellicola ad omaggi al cinema italiano
con due brani del Premio Oscar Ennio Morricone e Pino Donaggio,
da tempo attivo anche negli USA e collaboratore in diverse
occasioni di Brian De Palma.
Un film a metà in attesa del suo gemello che il regista
ci spiega così: “Il film combina il genere splatter
e inseguimenti al cardiopalma, il che costituisce un ottimo
materiale di partenza. I due elementi sono talmente fusi tra
loro che ad un certo punto il film cambia totalmente di genere
anche se non saprei dire esattamente in quale momento questo
succeda, ma comunque da un certo momento in poi lo spettatore
si renderà conto che sta guardando un qualcosa di totalmente
diverso da tutto quello che lo ha preceduto. Il tono cambia
totalmente e si passa ad un altro film. Lo spettatore sarà
talmente preso dai personaggi che non se ne accorgerà,
ma nella parte finale si vedrà un film completamente
diverso.” Spiazzante, estremo, violento ma assai divertente,
purchè si accetti il gioco e le sue regole estreme.
[fabio melandri]
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