Un'estate al mare
id.
Regia
Carlo Vanzina
Sceneggiatura
Carlo ed Enrico Vanzina
Fotografia
Claudio Zamaron
Montaggio
Raimondo Crociani
Scenografia
Serena Alberi
Costumi
Rossella Palma
Musica
Manuel De Sica, Luigi Mas
Interpreti
Gigi Proietti, Lino Banfi, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Massimo Ceccherini, Anna Falchi,
Ezio Greggio, Biagio Izzo, Marisa Jara, Enzo Salvi, Alena Seredova, Victoria Silvstedt,
Maurizio Micheli, Alessandro Paci, Riccardo Rossi
Produzione
Medusa Film, International Video 80
Anno
2008
Nazione
Italia
Genere
commedia
Durata
115'
Distribuzione
Medusa Film
Uscita
27-06-2008
Giudizio
Media

Sono passati 25 anni da quando sulle note nostalgiche di Gino Paoli i Vanzina Brothers raccontavano le vacanze degli italiani a Forte dei Marmi, con i falò sulla spiaggia, serate in discoteca ed amori consumati nella pineta. Per dirla alla Gianni Minà “eravamo nei mitici anni sessanta”.
Ora sulle note dell’orribile remix di Manu Lj (chi è costei?) Un’estate al mare della compianta Giuni Russo, i due ci riprovano in un Giro d’Italia fatto di sette tappe in sette località balneari del Belpaese in quello che la stampa ha subito definito cine-cocomero ed i Vanzina cine-ombrellone in omaggio a Dino Risi. Medusa Film produce e distribuisce in 700 copie.
Da Peschici, in cui si consuma la vendetta di un emigrante cornuto a Forte dei Marmi dove uno sfegatato tifoso della Fiorentina compromette il calcio mercato dei Della Valle; da San Felice Circeo a Capri in cui si consumano triangoli amorosi a base di corna e controcorna; da Ostia dove un padre de-genere cerca di riconquistare l’affetto del figlio a Ischia dove un imprenditore teatrale cerca di liberarsi dell’ingombrante moglie, per terminare questo Giro d’Italia al solleone di Porto Rotondo dove uno smemorato attore tenta di mettere in scena “La signora delle camelie”.
Ispirato ad uno sketch di Dino Verde, quest’ultimo episodio è di gran lunga il migliore che non a caso vede protagonista il gran mattatore Gigi Proietti, la cui presenza anche nelle vesti o meglio sarebbe dire in voce narrante, assicura i momenti più divertenti della pellicola a giustificazione del prezzo del biglietto. E sono i comici romani a farla da padrona e ad assicurare il maggior divertimento. Nancy Brilli ed Enrico Brignano (Traffico sulla Pontina), in una rielaborazione de La guerra dei Roses nello spazio claustrofobico di un ascensore, sono i protagonisti di una perfetta alchimia di recitazione, tempi comici e regia, che dimostra come il Vanzina Touch sia ancora presente sebbene diluito in un mare di personaggi poco incisivi, storie senza nerbo, battute assai fiacche e ripetitive. Lo stesso Enzo Salvi (Il Giovedì) liberato finalmente dalle soffocanti macchiette da cabaret, mostra potenzialità espressive che virano verso la malinconia in un episodio che comunque non sviluppa tutte le sue potenzialità.
La comicità dei Vanzina, sempre più depurata dalle diverse forme di volgarità, si colora nuovamente di nostalgia, malinconia, rimpianto e precarietà donando parentesi da ricordare anche negli episodi meno riusciti come Il conte di Montecristo (di gran lunga il peggiore insieme a quello della coppia Greggio/Falchi e Izzo/Seredova) con Banfi protagonista di un monologo sulle condizioni degli emigranti all’estero e della loro voglia di riscatto.
Eravamo preparati al peggio, ci siamo trovati di fronte ad un prodotto onesto, discontinuo, a tratti divertente, spesso noiosetto, capace comunque di mostrare di episodio in episodio le diverse declinazioni della comicità grazie ad un cast variegatissimo ed assai accattivante per il pubblico di adolescenti per il quale il film è stato pensato, scritto e realizzato.
[fabio melandri]