Curioso come George
Curious George
Regia
Matthew O'Callaghan
Sceneggiatura
Ken Kaufman
Scenografia
Yarrow Cheney
Prodotto
Ron Howard, David Kirscheiner, Jon Shapiro
Montaggio
Julie Rogers
Musica
Heitor Pereira, Jack Johnson
Anno
2005
Durata
75'
Nazione
USA
Genere
animazione
Distribuzione
UIP

Per più di 65 anni, una piccola scimmia ha catturato la fantasia e i cuori dei giovani di tutto il mondo. Intere generazioni cresciute con le storie della creazione di Magret e H.A. Rey, un piccolo e curioso amico che sembra sempre riuscire a mettersi nei guai. 30 milioni di copie vendute dei libri che lo vedono protagonista, tradotte in 17 lingue del mondo, yiddish afrikaner e braille incluse. Il fenomeno è la scimmiotta George ed il suo degno compare di avventura Ted, l’uomo dal cappello giallo, protagonisti oggi del primo film d’animazione prodotto dal regista Ron Howard (Il codice Da Vinci).
La storia è basica: Ted, entusiasta guida del Museo Bloomsberry, per scongiurare la chiusura del Museo decide di partire per l’Africa in cerca del più grande idolo mai esistito sulla faccia del pianeta: Zagara. Durante la sua permanenza in Africa, Ted fa la conoscenza con una piccola e dispettosa scimmiotta, che si diletta a giocare a nascondino sotto il cappello di Ted, la quale si rivelerà però una preziosa alleata nella ricerca dell’idolo perduto. Ted, un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro, riesce miracolosamente nella sua impresa, ma la sorpresa è grande quando si rende conto che invece di una statua di decine di metri di altezza si ritrova faccia a faccia con pochi centimetri di granito nella mano. Deluso decide di tornare a Casa per portare la triste novella al proprietario del Museo, che intanto resiste alle tentazioni del figlio imprenditore a trasformare il Museo in un lucroso parcheggio per auto.
Una serie di avventure si dipaneranno da qui in avanti, cadenzate dalla chitarra e dalle musiche di Jack Johnson, che ne cura la colonna sonora.
In tempi di sofisticate e fantasmagoriche animazioni in 3-D o stop motion, Curioso come George riscopre la semplicità dell’animazione 2-D, dalla bidimensionalità delle quinte sceniche, alla semplicità infantile del disegno riempito dei colori primari che ricordano le illustrazioni fatte a mano da H.A. Rey.
In tanto cinema di animazione rivolto per lo più ad un pubblico adulto, Curioso come George è un’isola felice per bambini non superiori ai 10 anni di età; un parco giochi dove per gli adulti è d’obbligo l’accompagnamento, altra cosa il divertimento. Ma se i figli sono pezzi o’ core… il sacrificio vale la candela.
[fabio melandri]