Regia	Steven Soderbergh
	Sceneggiatura	Peter Buchman
	Fotografia	Peter Andrews
	Montaggio	Pablo Zumárraga
	Scenografia	Antxón Gómez
	Costumi	Sabine Daigeler
	Musica	Alberto Iglesias

Interpreti	Benicio Del Toro, Carlos Bardem, Demián Bichir, Joaquim De Almeida, Eduard Fernández, Marc-André Grondin, Óscar Jaenada, Kahlil Mendez, Elvira Mínguez, Jordi Mollá, Rubén Ochandiano, Julia Ormond, Gaston Pauls, Jorge Perugorría, Lou Diamond Philipps, Franka Potente, Armando Riesco
Produzione	Estudios Picasso, Laura Bickford Productions, Morena Films, Section Eight, Telecinco, Wild Bunch - Laura Bickford, Benicio Del Toro
Anno	2008	Nazione		USA, Francia, Spagna	Genere	biografico
Durata	126'	Distribuzione		BiM Distribuzione	Uscita	30-04-2009

Ed ecco la seconda parte del film su Che Guevara diretta da Steven Soderbergh.
Dopo aver scritto il suo nome della storia fiancheggiando la resistenza cubana e abbattendone il regime, il Che rinuncia alla scrivania che Fidel Castro gli offre e preferisce continuare la sua missione di liberatore di popoli a fianco della guerriglia boliviana. L'asma, la diffidenza del popolo nei confronti dei guerriglieri e alcuni errori grossolani compiuti da persone di cui il Che si fidava, finiranno col far precipitare gli eventi verso il fatale epilogo che ben conosciamo.
Soderbergh abbandona almeno in parte i toni apologetici del primo film per un'osservazione più distaccata, tanto da trovarlo in una forma anomala e irriconoscibile all'inizio del film (il travestimento usato da Che Guevara per entrare in Bolivia).
Il mito che attrae e spaventa. A premere il grilletto sarà proprio, volontario, un soldato che poco prima aveva mostrato malcelata stima nei confronti del protagonista.
E proprio la scena della morte ci regala l'unica soggettiva dell'eroe, costringedo all'immedesimazione. Come gli eroi classici morendo diventavano stelle immortali e visibili a tutti nel firmamento, la persona muore per rendersi immortale come mito di tutti, e visto che siamo nel secolo del merchandising al già troppo trafficato cielo stellato finirà col preferire le t-shirt. [davide luppi]